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    Dizionario affettivo della lingua italiana

    CiaoSilvia
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    Dizionario affettivo della lingua italiana Empty Dizionario affettivo della lingua italiana

    Messaggio  CiaoSilvia Mer Set 22, 2010 1:06 am

    [QUOTE=00mya00,15/6/2010, 12:24]
    <b>Dizionario affettivo della lingua italiana</b>
    <i>A cura di Matteo B. Bianchi
    con la collaborazione di Giorgio Vasta</i>

    Gli scrittori, per raccontare, usano le parole. Per gli scrittori, quindi, le parole sono strumenti, i cosiddetti “ferri del mestiere”. Ma per gli scrittori le parole sono anche legami, idoli, feticci, oppure ragioni di insofferenza, di frustrazione. Le parole sono emotività, sono affetti. Partendo da questa consapevolezza, Matteo B. Bianchi ha chiesto a circa trecento tra narratori e poeti italiani, di individuare la loro parola “affettivamente” più significativa e di renderle omaggio nella forma di una classica definizione da dizionario. Ne è venuto fuori – prima in rete, sulla rivista on line ‘tina e adesso in forma di libro – il primo Dizionario Affettivo della Lingua Italiana, un volume insieme tradizionale e atipico, disciplinato e del tutto irregolare, un piccolo monumento di scrittura alle parole della nostra lingua.Da Andrea Camilleri a Sandro Veronesi, da Erri De Luca a Giancarlo De Cataldo, da Melissa P. a Paolo Nori, da Tiziano Scarpa a Dario Voltolini, passando per Enrico Brizzi, Tullio Avoledo, Lidia Ravera, Domenico Starnone, Camilla Baresani, Giuseppe Genna, Michele Serra, Marcello Fois, Diego De Silva e tantissimi altri, questo libro traccia anche una geografia della scrittura in Italia, avvalendosi del contributo di narratori affermati e di esordienti. Un libro da leggere come un viaggio all’interno di quell’esperienza insostituibile che è la parola.

    Alcuni esempi:

    <b>APPALLOTTOLARE</b>
    Mi piace il suo suono sferico e palatale. Scolastico, infantile. Mi piace che è un azione che prelude a qualcosa di definitivo. Cosa succede dopo? Qualcosa sparisce o si trasforma. Va finire nel forno, in pentola o nel cestino, nel camino. Magari con un calcio o un lancio ed è l'esito di una rinuncia. Un po' è fare ordine o fare a meno. Un gesto scaramantico e coraggioso. Una lettera che hai scritto e che riscrivi o una che hai ricevuto e vuoi cancellare. Una pagina. Appunti, biglietti. E alla fine si tratta sempre di riniziare. Ma con un po' di divertimento e sfida.
    <i>(Roberto Carvelli)</i>

    <b>EFFICACE</b>
    E' una parola efficace che quindi è quello che significa. Ce ne saranno altre ma questa è la più efficace.
    <i>(Marco Drago)</i>

    <b>GIOCATTOLO</b>
    Sono annoiato da tutta questa serietà.
    <i>(Mattia Signorini)</i>

    <b>LETTO</b>
    La mia parola preferita è “letto”. Sia come participio passato del verbo leggere (“questo libro non l’ho letto e non mi piace”!, ma a parte questo leggere mi interessa tanto quanto scrivere) sia soprattutto come sostantivo. A letto succedono un sacco di belle cose: la terza in ordine di importanza è proprio leggere (“a letto ho letto”), la seconda in ordine di importanza è riposarsi, mentre la prima in ordine di importanza, la più bella in assoluto, è stancarsi.
    <i>(Gabriele Dadati)</i>

    <b>TANGO</b>
    Quand'era solo un pallone passavo gli anni della mia felicità a inseguirlo nei parchi. Poi le mie gambe hanno preferito altre gambe ed è arrivata la musica. Tango adesso è malinconia al 15% e fantasia al 35%. Il resto è eros in due sillabe. Chi balla il tango è lontano. Chi balla il tango segue il tempo fuori dal Tempo. Chi balla il tango ogni tanto si chiede: perchè si balla in piedi?
    <i>(Antonio Iovane)</i>

    <b>Ebbene, qual è la vostra parola preferita?</b>
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Uometto,15/6/2010, 17:16]
    <b>CULO</b>
    per i medesimi e plurimi significati attribuitigli dal Maestro Tinto.
    il culo è un luogo peccaminoso da esplorare, un luogo segreto dove mandare chi è indisponente, una parte fisica da ammirare inebetiti, è IL fattore X senza il quale non si fa nulla... senza il culo chissà dove saremmo...
    [/QUOTE]

    [QUOTE=GattaccioNero,15/6/2010, 22:43]
    Non lo so. Non lo so non è la parola ovviamente, anche perchè di parole sono tre. E tra le tre, se proprio, quella che mi piace di più è NON, che è bella esteticamente, è palindromo, sta bene con tutto, e di per sè non vuol dire un cazzo. Ecco, il significato....la scelta della parola preferita viene definita dal significato che rappresenta. Ma cosi, scusate, si sceglie non la parola, ma il significato.....
    Ad esempio, LETTO è una bella parola, ma se noi amiamo il significato di letto allora è egualmente termine preferito la parola BED? che sinceramente, fa schifo, sembra il lamento di un raffreddato...bed....che poi letto è anche un participio, ha la sua originalità, ma allora bed ha assonanze con cattivo, e cattivo associato a letto in un gioco di significati è anche meglio....
    no...
    non lo so, perchè la parola va scelta per la sua rotondità, per come riempe la bocca, per come si giostra nella frase carambolando tra le altre parole con piroette o con circospezione, a volte dolce a volte ficcante. Non per il significato. Ecco, carambolare, non è una bella parola? non so nemmeno bene cosa caspita significa, ma suona cosi latinoamericano, ritmico, vitale....
    La parola preferita non esiste. Gli scrittori hanno mentito. E' come chiedere qual'è il figlio preferito. Ogni parola è tale sono perchè in mezzo alle altre, e rivive ad ogni rimescolio.
    Ci sono parole belle e parole brutte, non parole preferite!!!
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,15/6/2010, 23:44]
    una delle mie parole "preferite" è <b>ARIA</b>
    mi dà la sensazione di libertà, freschezza, spazi infiniti, leggerezza, tranquillità, silenzio
    [/QUOTE]

    [QUOTE=fan000,26/6/2010, 18:52]
    <b>AMICIZIA</b>

    ...nella solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza dell'amicizia rende possibile resistere, anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra, dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce....
    [/QUOTE]
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    martinalapeste


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    Messaggio  martinalapeste Mer Set 22, 2010 3:09 pm

    [QUOTE=GattaccioNero,15/6/2010, 22:43]
    La parola preferita non esiste. Gli scrittori hanno mentito. E' come chiedere qual'è il figlio preferito. Ogni parola è tale sono perchè in mezzo alle altre, e rivive ad ogni rimescolio.
    Ci sono parole belle e parole brutte, non parole preferite!!!
    [/QUOTE]
    Parole sante...




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