Grandi o piccole, rotonde o a pera, strizzate in indumenti ipertecnologici o lasciate libere di ballonzolare allegramente, sta di fatto che le tette restano sempre – a meno che non ci si trovi di fronte a casi veramente disperati - uno dei maggiori punti di forza di noi belle signorine! Perfino io – che pure non ho un… balcone particolarmente “aggettante” – mi accorgo facilmente che spesso, spessissimo, gli occhi dei miei interlocutori maschi finiscono proprio “là”!!! :hh:
Peccato però che, a tanta venerazione, non faccia sempre riscontro altrettanta cura nel… maneggiarle: ricordo una mia cara amica che, a proposito di suo moroso, si lamentava sempre di come lui manipolasse le sue tette «come farebbe un pizzaiolo con l’impasto per la pizza!»
Lo stesso discorso vale per baci, succhiate e mordicchiate: il moroso che avevo prima di Franco, pur essendo la persona più dolce della terra, quando me le prendeva in bocca, lo faceva con una tale foga che, ogni volta, speravo me le lasciasse così come le aveva trovate! :hh:
Pensavo quindi che – analogamente a quanto fatto per la fellatio tanto tempo fa – si potrebbe raccogliere esperienze e suggerimenti di tutti noi, creando una sorta di “enciclopedia della perfetta stimolazione delle tette” alla quale attingere ogni qual volta se ne verificasse la necessità!
Naturalmente tutti sono invitati a dare il proprio contributo! Le gentili signorine potranno illustrare ciò che preferiscono venga fatto loro, mentre i signori maschietti potrebbero dirci come si comportano in queste occasioni, aggiungendo magari se preferiscono fare di testa loro o si muovono seguendo le reazioni di lei.
Che ne dite? Allora comincio io, descrivendovi alcune cose che mi mandano letteralmente in brodo di giuggiole:
a) quando lascia cadere sul capezzolo un po' di saliva e poi la spalma sull'areola con lenti movimenti circolari del dito, per poi succhiare il tutto;
b) quando umetta per bene di saliva il capezzolo e poi lo strizza e lo fa roteare prendendolo tra pollice e indice;
c) quando appoggia la sua bocca rigorosamente chiusa sul seno e la muove in modo tale che il capezzolo ne sfiori il contorno e la fessura tra le labbra;
d) quando prende il capezzolo alla base tra i denti e ne stuzzica la punta con rapidi movimenti della lingua;
e) quando appoggia la bocca socchiusa al capezzolo e soffia delicatamente, facendo vibrare le labbra.
Ok Intanto mi fermo qui (ma l'alfabeto andrà avanti ancora a lungo). Se c’è qualcun altro che vuol dire la sua…
Peccato però che, a tanta venerazione, non faccia sempre riscontro altrettanta cura nel… maneggiarle: ricordo una mia cara amica che, a proposito di suo moroso, si lamentava sempre di come lui manipolasse le sue tette «come farebbe un pizzaiolo con l’impasto per la pizza!»
Lo stesso discorso vale per baci, succhiate e mordicchiate: il moroso che avevo prima di Franco, pur essendo la persona più dolce della terra, quando me le prendeva in bocca, lo faceva con una tale foga che, ogni volta, speravo me le lasciasse così come le aveva trovate! :hh:
Pensavo quindi che – analogamente a quanto fatto per la fellatio tanto tempo fa – si potrebbe raccogliere esperienze e suggerimenti di tutti noi, creando una sorta di “enciclopedia della perfetta stimolazione delle tette” alla quale attingere ogni qual volta se ne verificasse la necessità!
Naturalmente tutti sono invitati a dare il proprio contributo! Le gentili signorine potranno illustrare ciò che preferiscono venga fatto loro, mentre i signori maschietti potrebbero dirci come si comportano in queste occasioni, aggiungendo magari se preferiscono fare di testa loro o si muovono seguendo le reazioni di lei.
Che ne dite? Allora comincio io, descrivendovi alcune cose che mi mandano letteralmente in brodo di giuggiole:
a) quando lascia cadere sul capezzolo un po' di saliva e poi la spalma sull'areola con lenti movimenti circolari del dito, per poi succhiare il tutto;
b) quando umetta per bene di saliva il capezzolo e poi lo strizza e lo fa roteare prendendolo tra pollice e indice;
c) quando appoggia la sua bocca rigorosamente chiusa sul seno e la muove in modo tale che il capezzolo ne sfiori il contorno e la fessura tra le labbra;
d) quando prende il capezzolo alla base tra i denti e ne stuzzica la punta con rapidi movimenti della lingua;
e) quando appoggia la bocca socchiusa al capezzolo e soffia delicatamente, facendo vibrare le labbra.
Ok Intanto mi fermo qui (ma l'alfabeto andrà avanti ancora a lungo). Se c’è qualcun altro che vuol dire la sua…