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    MA SI! FASCISTIZZIAMO PURE INTERNET

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    Messaggio  CiaoSilvia Gio Ott 28, 2010 11:52 pm

    link per Mya http://ciaosilvia.forumfree.it/?t=51740317


    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 18:14]
    <p align="center"><b>La polizia ci spia su Facebook</b>
    di Giorgio Florian</p>
    <i>
    Un patto segreto con il social network. Che consente alle forze dell'ordine di entrare arbitrariamente e senza mandato della magistratura in tutti i profili degli utenti italiani. Lo hanno appena firmato in California</i>

    <div style="float: left; margin-right: 10px">
    (IMG:http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2010/10/28/jpg_2137278.jpg)</div>
    (28 ottobre 2010)
    Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati. In Italia, senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale. Questo perché, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.

    Una corsia preferenziale, insomma, che potranno percorrere i detective digitali italiani impegnati soprattutto nella lotta alla pedopornografia, al phishing e alle truffe telematiche, ma anche per evitare inconvenienti ai personaggi pubblici i cui profili vengono creati a loro insaputa. Intenti forse condivisibili, ma che di fatto consegnano alle forze dell'ordine il passepartout per aprire le porte delle nostre case virtuali senza che sia necessaria l'autorizzazione di un pubblico ministero. In concreto, i 400 agenti della Direzione investigativa della Polizia postale e delle comunicazioni potranno sbirciare e registrare i quasi 17 milioni di profili italiani di Facebook.

    Ma siamo certi che tutto ciò avverrà nel rispetto della nostra privacy? In realtà, ormai da un paio d'anni, gli sceriffi italiani cavalcano sulle praterie di bit. Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e persino i vigili urbani scandagliano le comunità di Internet per ricavare informazioni sensibili, ricostruire la loro rete di relazioni, confermare o smentire alibi e incriminare gli autori di reati. Sempre più persone conducono in Rete una vita parallela e questo spiega perché alle indagini tradizionali da tempo si affianchino pedinamenti virtuali. Con la differenza che proprio per l'enorme potenzialità del Web e per la facilità con cui si viola riservatezza altrui è molto facile finire nel mirino dei cybercop: non è necessario macchiarsi di reati ma basta aver concesso l'amicizia a qualcuno che graviti in ambienti "interessanti" per le forze dell'ordine.

    A Milano, per esempio, una sezione della Polizia locale voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato sguinzaglia i suoi "ghisa" nei gruppi di writer, allo scopo di infiltrarsi nelle loro community e individuare le firme dei graffiti metropolitani per risalire agli autori e denunciarli per imbrattamento. Le bande di adolescenti cinesi che, tra Lombardia e Piemonte, terrorizzano i connazionali con le estorsioni, sono continuamente monitorate dagli interpreti della polizia che si insinuano in Qq, la più diffusa chat della comunità. Anche le gang sudamericane, protagoniste in passato di regolamenti di conti a Genova e Milano, vengono sorvegliate dalle forze dell'ordine. E le lavagne degli uffici delle Squadre mobili sono ricoperte di foto scaricate da Facebook, dove i capi delle pandillas che si fanno chiamare Latin King, Forever o Ms18 sono stati taggati insieme ad altri ragazzi sudamericani, permettendo così agli agenti di conoscere il loro organigramma.

    Veri esperti nel monitoraggio del Web sono ormai gli investigatori delle Digos, che hanno smesso di farsi crescere la barba per gironzolare intorno ai centri sociali o di rasarsi i capelli per frequentare le curve degli stadi. Molto più semplice penetrare nei gruppi considerati a rischio con un clic del mouse. Quanto ai Carabinieri, ogni reparto operativo autorizza i propri militari, dal grado di maresciallo in su, ad accedere a qualunque sito Internet per indagini sotto copertura, soprattutto nel mondo dello spaccio tra giovanissimi che utilizzano le chat per fissare gli scambi di droga o ordinare le dosi da ricevere negli istituti scolastici. Mentre, per prevenire eventuali problemi durante i rave, alle compagnie dei Carabinieri di provincia è stato chiesto di iscriversi al sito di social networking Netlog, dove gli appassionati di musica tecno si danno appuntamento per i raduni convocando fans da tutta Europa. A caccia di raver ci sono anche i venti compartimenti della Polizia postale e delle comunicazioni, localizzati in tutti i capoluoghi di regione e 76 sezioni dislocate in provincia.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:09]

    Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati. In Italia, senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale. Questo perché, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.
    boh, ti diro', non ci vedo nulla di male... è come le intercettazioni telefoniche, se non hai nulla da nascondere, chi se ne frega se mi intercettano o se leggono i miei dati su internet, che poi sono pure falsi in tutte le registrazone che faccio, facebook compreso
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 20:13]
    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:09 ?t=51740317#entry423805032]

    boh, ti diro', non ci vedo nulla di male... è come le intercettazioni telefoniche, se non hai nulla da nascondere, chi se ne frega se mi intercettano o se leggono i miei dati su internet, che poi sono pure falsi in tutte le registrazone che faccio, facebook compreso
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    Mi ricorda troppo da vicino i metodi Fascisti quando la posta veniva aperta, letta e, spesso, censurata. Per fare partire le intercettazioni telefoniche ci vuole un'indagine avviata e la richiesta di un Magistrato. Qua non c'è nulla di tutto questo. Solo controllo. Solo Fascismo.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:21]
    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 20:13 ?t=51740317#entry423805856]
    Mi ricorda troppo da vicino i metodi Fascisti quando la posta veniva aperta, letta e, spesso, censurata. Per fare partire le intercettazioni telefoniche ci vuole un'indagine avviata e la richiesta di un Magistrato. Qua non c'è nulla di tutto questo. Solo controllo. Solo Fascismo.
    [/QUOTE]
    sì ma qui, per quel che ho capito, non possono censurare, possoono solo leggere i dati, il server di facebook è negli stati uniti, quindi non è possibile nessuna censura da parte della nostra polizia postale
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 20:25]
    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:21 ?t=51740317#entry423807361]

    sì ma qui, per quel che ho capito, non possono censurare, possoono solo leggere i dati, il server di facebook è negli stati uniti, quindi non è possibile nessuna censura da parte della nostra polizia postale
    [/QUOTE]
    Ho capito, ma fra intercettarmi su intenret perchè c'è un'indagine a mio carico e un magistrato l'ha richiesto e intercettarmi per presunto scopo preventivo c'è tutta la differenza che passa fra Stato di Diritto e Stato di Polizia... no?
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:42]
    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 20:25 ?t=51740317#entry423808120]
    Ho capito, ma fra intercettarmi su intenret perchè c'è un'indagine a mio carico e un magistrato l'ha richiesto e intercettarmi per presunto scopo preventivo c'è tutta la differenza che passa fra Stato di Diritto e Stato di Polizia... no?
    [/QUOTE]
    per me no, così come per strada possono chiedermi i ducumenti, patente, controllare cosa ho in auto senza un mandato del magistrato, non vedo cosa ci sia di male se controllano i miei dati su internet.... tanto piu' che con milioni di persone che ci sono su internet, anche la polizia postale non starà lì a controllare a caso, faranno controlli seguendo qualche "traccia"

    ripeto, se non hai nulla da nascondere, chi se ne frega, controllano, non trovano nulla di illegale, vanno a controllare altri.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 20:48]
    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:42 ?t=51740317#entry423811622]

    per me no, così come per strada possono chiedermi i ducumenti, patente, controllare cosa ho in auto senza un mandato del magistrato, non vedo cosa ci sia di male se controllano i miei dati su internet.... tanto piu' che con milioni di persone che ci sono su internet, anche la polizia postale non starà lì a controllare a caso, faranno controlli seguendo qualche "traccia"

    ripeto, se non hai nulla da nascondere, chi se ne frega, controllano, non trovano nulla di illegale, vanno a controllare altri.
    [/QUOTE]
    Cambia sostanzialmente purtroppo, perchè se un carabiniere mi ferma e mi chiede le generalità questo è un istituto giuridico della legislazione italiana, vale ha dire che è regolamentato e mi da tutte le garanzie che un istituto giuridico può dare. Questo qua è un accordo privato, non regolamentato da nessuna legge o normativa e che non offre nessun tipo di tutela o di garanzia.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:56]
    ma quelli che ti controllano non sono privati, è la polizia postale, forze dell'ordine .. è un accordo privato, ma non tra due privati, tra un privato, facebook, e la polizia, .... e chi fa i controli, non è il privato, ma è la polizia
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,28/10/2010, 21:15]
    [QUOTE=CiaoSilvia,28/10/2010, 20:56 ?t=51740317#entry423814751]
    ma quelli che ti controllano non sono privati, è la polizia postale, forze dell'ordine .. è un accordo privato, ma non tra due privati, tra un privato, facebook, e la polizia, .... e chi fa i controli, non è il privato, ma è la polizia
    [/QUOTE]
    Si, ma sempre accordo privato è, nella misura in cui è un accordo fuori da ogni Diritto nazionale o Internazionale che sia. Prendere un accordo del genere bypassando del tutto ogni forma di controllo della politica è inaccettabile... capisco che in Italia, col parlamento che abbiamo, ci appaia un miracolo che non abbiano dovuto metterci le mani su, ma è un salto indietro praticamente agli anni '20 sui diritti della persona. Non sto dicendo che è illegale o che non lo potessero fare (cosa che ignoro ma che non credo: tant'è che l'hanno fatto)... ma le libertà che abbiamo guadagnato vanno difese tutte, sempre... perchè nella storia non c'è un momento in cui vengono soppresse e al posto loro subentra una dittatura, ma vengono erose a poco a poco, una volta in nome della sicurezza, un'altra dell'ordine sociale... o ancora in nome della velocità procedurale... finchè un giorno le libertà finiscono e ops... ci ritroviamo in una dittatura. Sai quanto era veloce, funzionante e sicura la macchina della giustizia sotto stalin? Ti ritrovavi in Siberia nemmeno il tempo di accorgertene :mava:
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    martinalapeste


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    Messaggio  martinalapeste Ven Ott 29, 2010 9:22 am

    Vebbé, ma che problema abbiamo noi? Per fortuna, qui in Italia, abbiamo un governo forte e generoso che si sta dando tanto da fare per proteggerci contro questo abominio delle intercettazioni!














    O no? :rolleyes: Laughing

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