Riesumo questa discussione per raccontarvi una figura terrificante che ho fatto questo agosto.
Dunque, dovete sapere che, assieme a vari amici, avevamo organizzato per la sera di ferragosto una colossale grigliata in spiaggia e, come sempre accade, ci eravamo equamente divisi i vari compiti: i signori maschietti dovevano provvedere all'acquisto di cosce di pollo, salcicce, costicine e via dicendo, mentre noi belle signorine ci saremmo occupate del resto.
Eravamo quindi andate al supermercato per comprare acqua, bibite varie, tovaglioli, piatti di plastica… Le bibite si trovano su delle scaffalature metalliche e quella che cercavo io era (ovviamente...) sul ripiano più alto: provo a prenderla, ma non ci arrivo; chiedo ad una mia amica, un po’ meno bassa di me, ma non ci arriva nemmeno lei; prova una terza, ma non c’è niente da fare...
Allora prendo una confezione di acqua minerale e ci monto sopra; sono tutta indaffarata a prendere la Lemonsoda, quando sento una voce severa che mi apostrofa: «Signorina! Non si può salire sulle conf...»
Il direttore del supermercato non fa nemmeno a tempo a finire la frase, perché io trasalisco, perdo l’equilibrio e... PATAPUNFETE... crollo al suolo! Nel disperato tentativo di mantenere l’equilibrio, faccio con la gamba destra una specie di sforbiciata - col risultato che la relativa infradito vola letteralmente via – mentre con la sinistra urto una bottiglia di birra che cade a terra e si rompe.
Stramazzo di sedere, sfiorando miracolosamente i cocci della bottiglia (almeno questa me la sono risparmiata...), ma prendendo in pieno la pozzanghera di birra... il direttore del supermercato continuava a urlare «ha visto? se si tagliava, in galera ci andavo io!», tutta la gente (figuratevi il sabato prima di ferragosto quante persone ci fossero) che mi guardava, mi chiedeva se mi ero fatta male, ridacchiava, parlottava con il vicino («ma cos’è successo?», «niente: quella ragazza si stava arrampicando sullo scaffale ed è caduta...», «eh questi giovani...»), le mie amiche erano piegate in due dalle risate ed io – con un male terribile al fondoschiena, la gonnellina e gli slip fradici di birra e a piedi nudi - avevo la temperatura delle guance prossima ai trecento gradi...
Mentre due solerti commesse stavano già raccogliendo i cocci della bottiglia e pulendo per terra, io ho cominciato a guardarmi attorno, alla ricerca della mia infradito... cerca che ti ricerca, l’ha trovata una mia amica dentro ai congelatori dei surgelati, che sono proprio prospicienti agli scaffali delle bibite, in mezzo ai pisellini primavera!
Vi lascio solo immaginare quale potesse essere il mio aspetto: zoppicante, con la gonnellina zuppa di birra ed un'espressione a metà tra la vergogna ed il dolore dipinta sul volto. Per non parlare poi di quelle stronze delle mie amiche che mi guardavano, si guardavano, facevano sforzi sovrumani per non ridere e poi, regolarmente, scoppiavano a sganasciarsi!!!
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