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    Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche)

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    Mya


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    Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche) Empty Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche)

    Messaggio  Mya Lun Ott 18, 2010 10:43 am

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 14:27]
    Il dialogo che segue l'ho scritto sul finire del 2002. Doveva uscire come ultimo articolo di un numero di Direzione Opposta. Quel numero di Direzione Opposta però non uscì mai e il numero successivo fu monografico sulla Palestina. Nel 2005 lo postai nell'altro forum. Mi pesa parecchio che dopo 5 anni, al di là delle ovvie discrepanze storiche (la legge elettorale è cambiata, ad esempio), questo dialogo sia ancora drammaticamente attuale nei principi esposti.
    Aggiungo che continuare a ripetermi è logorante, mi fa sentire stanco nell'anima, prigioniero di Sisifo.


    <i>- Con voi non ci parlo!
    - ?? Voi chi? Qua ci sono solo io, e ti stavo dando solamente questo volantino…darmi addirittura del voi, mi pare eccessivo.
    - Bravo! Sei pure spiritoso! Con voi comunisti… io non ci parlo: portate la politica all’università, che non c’entra niente, e speculate sui morti, anche quando sono dei terroristi assassini morti mentre cercavano di ammazzare i poliziotti come Carlo Giuliani.
    - Si. E non ci sono più le mezze stagioni, e neanche i cibi sono quelli di una volta.
    - Che vuoi dire, che dico banalità?
    - No, non proprio banalità… diciamo che sono mistificazioni, menzogne convenzionali a cui il liberismo/liberalismo occidentale ha dato diritto d’asilo e dignità di verità ovvie, lapalissiane. Ma non preoccuparti, non è tutta colpa tua. Tu le hai solo affastellate assieme in un’enorme insalata.
    - Mi stai dando dello stupido?!! Quando non sapete più che dire offendete… mi fate proprio schifo: non siete democratici.
    - ???…Appunto, come volevasi dimostrare: a parte il fatto che finora l’unico che sta offendendo qualcuno gratuitamente sei tu, io mi sono limitato a fare delle constatazioni, magari crude e poco lusinghiere, ma semplici constatazioni… al momento, sei sempre tu che stai rifiutando il confronto e la comunicazione in base a idee preconcette senza nemmeno tentare di verificarle. Sul concetto di democrazia, poi, dovremmo pure metterci d’accordo. Tu cosa credi che sia la democrazia?
    - La democrazia è quando, in una comunità, le decisioni più importanti si mettono ai voti… per esempio un paese è democratico quando ci sono libere elezioni a suffragio universale. La maggioranza che vince è libera di governare.
    - Tutto qua?
    - Tutto qua.
    - Sembra molto semplice.
    - Lo è.
    - Ma se è così semplice come mai ci sono state tante lotte e così tanti morti per ottenere tutta questa libertà e democrazia?
    - Che razza di domanda è? Ci sono state lotte e morti proprio perché non c’erano né libertà né democrazia. Dove vuoi arrivare?
    - Intanto ad ammettere che, se allo stato attuale godiamo di qualche diritto, non è perché qualcuno ce li ha regalati, ma perché ci sono state lotte e conquiste.
    - Questo è ovvio… ma ora c’è la democrazia, il popolo italiano si esprime attraverso le preferenze elettorali.
    - Calma. Ascoltami: durante il fascismo, quando il duce parlava agli italiani, accorrevano folle oceaniche per ascoltarlo e per plaudire al salvatore delle patrie sorti. Ti sembra che il fascismo sia stato molto democratico?
    - Beh, no. Ma che c’entra?
    - Non mi hai appena detto che in un paese c’è democrazia se ci sono libere elezioni? In Italia l’adesione al fascismo è stato un fenomeno di considerevole ampiezza, aveva un ampio consenso, anche elettorale. Stando a quello che dici in cosa il fascismo non era democratico?
    - Per tanti motivi: le leggi razziali, l’Aventino, l’entrata in guerra dell’Italia…
    - E dunque? Non potevano fare tutto quello che gli pareva, visto che avevano vinto le elezioni?
    - Assolutamente no. Ci sono delle cose che non puoi fare comunque, anche se hai vinto le elezioni.
    - Per esempio?
    - Per esempio uccidere qualcuno. L’omicidio è sempre un omicidio, anche se hai vinto le elezioni.
    - Dunque, se vinco le elezioni posso fare tutto eccetto uccidere.
    - Non ho detto questo.
    - Allora ci sono altre cose che non posso fare?
    - Ovvio! Che discorsi fai! Io ti ho fatto solo un esempio. Ci sono un mucchio di altre cose.
    - Per esempio? Posso rubare?
    - Certamente no! Nessuno è al di sopra della legge.
    - Perfetto. Allora diciamo che chi vince le elezioni può fare tutto quello che gli pare nel rispetto della legge.
    - Esattamente.
    - E se la legge non prevedesse il reato dell’omicidio, potrei uccidere?
    - Secondo me no, ma, a rigor di logica, in una società che non prevede il reato d’omicidio puoi uccidere anche se non hai vinto le elezioni.
    - Risposta intelligente. Allora diciamo che il reato di omicidio c’è, ma io, che ho vinto le elezioni, lo abolisco perché ho intenzione di uccidere qualcuno o perché ho già ucciso qualcuno; oppure ancora, per lo stesso motivo faccio una legge apposita secondo la quale l’omicidio è sempre un reato, ma non è perseguibile per questo reato chi ha vinto le elezioni. Che dici, lo posso fare?
    - Ho capito a cosa ti riferisci. Parli del Presidente del Consiglio Italiano e delle leggi sul conflitto di interesse, sulla giustizia e sulla televisione digitale… ma quella è un'altra cosa, è diverso.
    - Sì, ho in mente quello, ma anche il Presidente degli Stati Uniti d’America che, per giustificare a tutti i costi i suoi intenti bellici in Iraq, presenta al resto del Mondo ben due rapporti falsi, ad esempio. Ma, per adesso, atteniamoci al nostro di esempio. Da governante, posso cambiare la legge per uccidere qualcuno, o perché ho già ucciso qualcuno?
    - Ovviamente no.
    - Perché?
    - Sarebbe dittatura, non più democrazia.
    - Ma io sono stato eletto democraticamente, e sto agendo nel rispetto delle leggi.
    - Sì, apparentemente forse, di fatto stai legiferando a tuo piacimento per fare quello che ti pare.
    - Allora, mi sembra, dobbiamo aggiungere un’altra clausola affinché il mio operato possa essere democratico. Abbiamo detto che in primo luogo devo essere eletto democraticamente, in secondo luogo devo agire in rispetto delle leggi, adesso mi pare possiamo aggiungere che devo agire nell’interesse di tutti e non solo nel mio, ne convieni?
    - Sì, credo di sì.
    - Che significa “credo”? Non ne sei convinto?
    - Sì, certo che ne sono convinto, ma ancora non capisco.
    - Capirai. Intanto tieni a mente questi due risultati: che nessuno ci ha regalato niente e che, tutto sommato, non è così semplice come avevi preventivato. Ora, ti sembra che un politico, chiunque esso sia, possa sempre fare gli interessi di tutti?
    - Ovviamente no. Ma è per questo che esistono i partiti, le coalizioni, le elezioni.
    - Per decidere nell’interesse di chi deve agire un governante?
    - In un certo senso sì.
    - Quindi un governante che legiferi nel proprio interesse sarà un dittatore anche se è stato eletto democraticamente, sarà democratico se legifera nell’interesse di molti. Funziona così?
    - Non di molti, della maggioranza.
    - Dunque la differenza che passa fra un dittatore ed un democratico governante è una differenza numerica, quantitativa?
    - Beh, sì.
    - C’è una bellissima commedia surreale di Ionesco, “I rinoceronti”, in cui, senza nessun motivo, ad un certo punto gli uomini incominciano a diventare rinoceronti. Conosci?
    - No.
    - Mi domandavo se, secondo te, quando ad un certo punto gli uomini/rinoceronti diventano più numerosi degli uomini/uomini, diventino loro ad avere ragione perché sono di più.
    - Ho capito che intendi, e risponderò a citazione con citazione: c’è un vecchio romanzo di Matheson, “I am a legend”, conosci?
    - No.
    - Beh… in questo romanzo c’è qualcosa di simile a quello che dicevi tu: c’è un vampiro sulla terra che va “vampirizzando” tutti. I “vampirizzati” diventano a loro volta vampiri e a loro volta vampirizzano fino a quando non rimane che un solo uomo sulla terra che si rende conto, di fronte a tanto orrore, che in un mondo di vampiri il vero orrore è lui. Insomma, sì. Darei ragione ai rinoceronti e quindi ai vampiri.
    - Complimenti!
    - Mi pigli in giro o dici sul serio?
    - No, scusa. Il fatto è che, senza rendertene conto (non so se fosse nelle intenzioni dell’autore portare a queste riflessioni, di sicuro non nelle tue visto che ne hai tratto le conseguenze che ne hai tratto!), mi hai fornito un’ottima metafora.
    - Che intendi dire? Metafora di che? E di quali riflessioni stai parlando?
    - Appunto. La trama del romanzo che mi hai appena accennato è un’ottima metafora del concetto di democrazia di cui stiamo parlando.
    - È ovvio: altrimenti perché ne avrei parlato!
    - Mi riferivo al fatto che, se si tiene in considerazione il tuo concetto di democrazia, quel poveretto che rimane l’unico uomo alla fine del romanzo, non può che arrendersi e accettare l’idea di essere diventato lui l’orrore da combattere. E non può fare altrimenti perché per stare al mondo o devi essere come loro, come i vampiri/maggioranza, o semplicemente sei fuori, sei un’anomalia, un orrore.
    - Adesso stai esagerando! Non è questo che volevo dire.
    - Ti pare che esageri? Allora ascolta. Conosco un’ uomo che, col suo partito, ha rispettato tutti e tre i criteri che abbiamo trovato per potere agire in modo democratico, cioè compreso il terzo punto come tu lo hai esposto. Effettivamente, da che è salito al potere, nessuno lo ha dimenticato più.
    - Chissà perché, ma dubito che adesso pronunzierai il nome di un grande esponente della democrazia!
    - Mi stupisci. Bravo. Infatti stavo parlando di Hitler e del suo partito nazista. Che mi dici di cotanti campioni della democrazia?
    - Hai voglia di scherzare? Hitler è il dittatore per antonomasia.
    - Certo. Ma è stato eletto democraticamente, agiva secondo le leggi nella misura in cui se le faceva su misura e non agiva per proprio interesse personale ma per interesse di una maggioranza: il popolo tedesco che lo aveva eletto e la sua razza ariana. In più, o eri come lui e la sua maggioranza, oppure…
    - Sì, ma questo è un caso limite: Hitler era un pazzo esaltato!
    - E in Italia, anche Mussolini era un pazzo esaltato?
    - Sì, ma forse di meno… ma dove vuoi arrivare? Stai dicendo forse che la democrazia non esiste?
    - Assolutamente no. Voglio che ti renda conto che nessuna maggioranza, reale o, peggio, fittizia che sia, è libera di governare semplicemente in quanto tale. Se lo fa, lo fa sempre a scapito di una qualche minoranza, e senza nessuna reale legittimazione salvo quella che si può dare da sola. Vale a dire: governo io perché lo posso fare, e lo posso fare perché sono più forte, cioè ho la maggioranza o, peggio ancora, sono la maggioranza. Non è una dinamica diversa da quella del fascismo, o del nazismo, o di qualsiasi altra dittatura.
    - Sì, va be’, ma che vuoi fare? Lasciare governare le minoranze? La cura mi sembra peggiore del male!
    - No, decisamente non è a questo che penso, ma è sintomatico il fatto che tu non riesca a pensare come alternativa che il governo di un’altra parte sul resto.
    - Che fai? Riprendi ad insultare? E poi sintomatico di che?
    - Non vedo cosa ci sia di offensivo nel constatare che un mio coetaneo sia così intriso della logica imperante ai giorni nostri. È quasi inevitabile.
    - Perché quasi?
    - Perché le cose andrebbero diversamente se non si fosse pedissequamente operato nel senso dell’abolizione di ogni possibile opposizione.
    - ???
    - La maggioranza vampira di cui sopra.
    - Mmm… ma ancora non ho capito qual’è secondo te la soluzione.
    - Questo perché ancora non sei convinto del fatto che nessuna maggioranza può permettersi di governare a scapito di una qualsivoglia minoranza e continuare a chiamarsi democrazia.
    - Può darsi… voglio dire: d’accordo in linea di principio, ma non vedo da quali eventi storici si possa prendere l’incipit per queste riflessioni.
    - Alla fine della seconda guerra mondiale si siedono attorno ad un tavolo i maggiori rappresentanti delle tre più grandi matrici culturali italiane che, durante il periodo fascista, si erano espresse contro questa dittatura per mezzo della resistenza: la matrice cattolica, quella liberale e quella comunista. Si siedono attorno ad un tavolo per un motivo ben preciso: scrivere la Costituzione, cioè i principi fondanti, nonché programmatici per i futuri legislatori, del nuovo stato italiano. Scrivono una Costituzione antifascista. Ora, credi che qualcuno meglio di loro potesse conoscere le dinamiche e le strutture di potere del fascismo?
    - Ovviamente no: stiamo parlando di uomini di grande ingegno e responsabilità che sono stati capaci di non lasciarsi limitare dalle distanze ideologiche da cui partivano per operare una sintesi intelligente in posizione antifascista quale è la nostra costituzione; la priorità numero uno era quella di evitare che le generazioni future cadessero in quegli errori che avevano portato il fascismo al potere. Per di più quelle dinamiche e quelle strutture di potere a cui alludi, loro le avevano vissute sulla propria pelle.
    - Perfettamente d’accordo con te. Prima che la cambiassero.
    - Non credo l’abbiano già cambiata. E comunque si tratta di un cambiamento relativo soltanto al sistema elettorale. Non riguarda la prima parte, quella dei principi, la parte più importante insomma.
    - Esattamente.
    - Che fai, riprendi con gli indovinelli?
    - No, ma come hai ricordato tu prima, la priorità numero uno era quella di evitare che si compissero nuovamente gli errori che avevano portato al potere il fascismo, e il sistema elettorale è uno dei pochi strumenti pratici riconducibile alla Costituzione sorto a questo scopo.
    - D’accordo, ma col passare degli anni il sorgere di esigenze nuove può portare alla ricerca di strumenti nuovi, più consoni. Altrimenti che vuoi fare, venerare la Costituzione e congelarla immutata come una reliquia in secula seculorum?
    - Non sto dicendo questo. Dico soltanto che si è sottovalutato, secondo me volutamente, il valore del sistema elettorale, non solo da un punto di vista funzionale, strumentale, ma soprattutto da un punto di vista ideologico, nonché programmatico.
    - Non vedo quale possa essere il valore programmatico di un sistema elettorale.
    - Non lo vedi perché non ti sei mai posto il problema. Quali sono, intanto, i due sistemi elettorali di cui stiamo parlando?
    - Il maggioritario ed il proporzionale.
    - E come funzionano?
    - Nel sistema elettorale proporzionale (che avevamo fino a dieci anni fa) le cariche di deputato e di senatore venivano distribuite in base alla percentuale di voti che i singoli partiti avevano conseguito e, solo dopo questa ripartizione, i partiti cercavano degli accordi di governo con gli altri partiti per presentarsi, una volta raggiunta la maggioranza parlamentare, al Presidente della Repubblica che avrebbe ratificato il nuovo governo. Nel sistema elettorale che abbiamo adesso intanto sono date due coalizioni opposte determinate prima delle elezioni, e poi i posti delle due cariche vengono distribuite solo in minima parte in base percentuale (il 25% del Parlamento), in massima parte vengono assegnati ai vincitori degli “scontri diretti” dei seggi Uninominali. Vale a dire che fra due candidati espressi dalle due coalizioni avrà diritto ad un posto al Parlamento solo il vincitore del confronto diretto. Cosa che, detta fra noi, a me sembra non soltanto giusta, ma di per sè garanzia di Democrazia.
    - Non avevo dubbi su questo. E adesso che li hai descritti non ci trovi nessun disegno programmatico, nessuna differenza ideologica?
    - Francamente no.
    - Proviamo a semplificare con un esempio, ti va?
    - Si... ma non mi viene in mente niente.
    - Non ti preoccupare. Ascoltami. Proviamo ad applicare i due sistemi elettorali ad una piccola comunità, diciamo un liceo di 1000 studenti...
    - Sì, ti ascolto.
    - Bene. Diciamo che in questo liceo di 1000 studenti concorrano alle 4 cariche di rappresentante d’istituto soltanto due liste di 4 studenti ciascuna.
    - Sì.
    - Poniamo che i candidati di una delle due liste, estremamente popolari, prendano 200 voti ciascuno e che i candidati dell’altra lista, più impopolari, riescano a racimolare soltanto 50 voti ciascuno...
    - Un’ipotesi un po’ fantasiosa!
    - Niente affatto. Sto semplicemente verificando i due sistemi elettorali all’interno di un modello che, per definizione, deve essere semplice e sfrondato da numerose variabili.
    - Mmm...
    - Ci serve per capire secondo quali principi vengono assegnati i seggi e dunque da quali principi sono mossi i due differenti sistemi elettorali... ma se preferisci un esempio più “realistico” non hai che da domandare. Partiamo dal sistema proporzionale, differente fra Camera e Senato, utilizzando il metodo matematico Hagenbach-Bischoff, del quoziente corretto, o preferisci cominciare dal maggioritario, un po’ più complicato da calcolare tenendo conto dello scorporo?... ti avviso che in questa legislatura ci sono ancora 11 seggi vacanti che, ancora, non sono riusciti ad attribuire.
    - No, no... per carità!!! Teniamoci la nostra scolaresca di 1000 studenti!!!
    - Perfetto. Allora, come vengono distribuiti i quattro seggi secondo i due differenti sistemi elettorali?
    - E io che ne so? Mica lo conosco questo metodo Hagenbach-Bischoff!
    - É il motivo per cui stiamo utilizzando numeri piccoli, proprio per evitare complicati calcoli matematici. Per esempio, utilizzando il sistema elettorale proporzionale in queste condizioni semplificate, basta instaurare la proporzione matematica fra il totale dei votanti, il totale dei voti presi dalla lista di maggioranza ed il numero totale dei seggi per calcolare semplicemente il numero di seggi spettante alla lista di maggioranza; e dunque 1000 : 800 = 4 : X, in cui X = 800 x 4 : 1000 cioè otto per quattro diviso dieci, vale a dire 3,2. Alla lista di maggioranza vanno dunque tre seggi ed uno spetta all’altra lista. Utilizzando il sistema elettorale maggioritario, ancora più semplicemente, poiché ciascun candidato della prima lista ha abbondantemente superato il numero dei voti conseguiti dai candidati della seconda lista, i quattro seggi vanno tutti alla prima lista. Mi segui?
    - Sì, sì. Pensavo peggio!
    - Bene. E adesso ti viene in mente niente?
    - No.
    - Ho capito, proviamo così: leggi qua.
    - Cos’è?
    - Alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Italiana.
    - “Art. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
    Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
    I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”. Perchè mi hai fatto leggere questi due articoli della costituzione?
    - Perchè li trovo emblematici.
    - Emblematici di che?
    - Emblematici di uno dei più importanti principi fondanti della Costituzione Italiana: la tutela delle minoranze.
    - ... mmm... non ti seguo...
    - Ascoltami bene: abbiamo detto che la Costituzione è, prima d’ogni cosa, il “luogo” dei principi fondanti la Repubblica, nonché dei punti programmatici dei futuri legislatori.
    - Si, ti seguo.
    - Alla luce dei due articoli della Costituzione che abbiamo letto dovrebbe risultare chiaro il valore politico e perfino programmatico che la legge elettorale del ’52 doveva avere per i legislatori di allora...
    - E cioè?
    - Ci sto arrivando... e cioè, se a me legislatore la Costituzione dice che devo tutelare le minoranze, ed io legislatore accolgo le istanze della Costituzione varando una legge elettorale proporzionale che permetta anche alle minoranze di essere rappresentate in parlamento, è chiaro che non ho fatto questa operazione perchè poi in parlamento risulti del tutto inutile: essendo una qualsivoglia minoranza, appunto, tale non avrà mai voce in capitolo se, come dici tu, “democrazia è una maggioranza che governa sul tutto”!!!
    - E quindi?
    - E quindi mi pare ovvio che non si pensasse, varando una legge proporzionale, ad una maggioranza che governi sul tutto (che se ne fa una minoranza di essere rappresentata in Parlamento se poi, in quanto minoranza, la maggioranza che legifera, non se la fila neanche di striscio?) bensì ad una dinamica parlamentare drasticamente diversa: quella della sintesi.
    - ... mmm... immagino voglia dire che la maggioranza che legiferi sia tenuta ad accogliere nelle proprie leggi anche le istanze ed i bisogni delle minoranze rappresentate in Parlamento...
    - Bravo! Sì, più o meno è questo! E guarda che non sto dicendo NULLA di “comunista” o di “rivoluzionario”: questi sono solo i principi elementari imprescindibili di una qualsiasi democrazia rappresentativa, cioè borghese, non-comunista.
    - Perchè, c’è anche una “democrazia comunista”?
    - In un certo senso: la democrazia diretta... e senza sarcasmo né virgolette.
    - E cosa sarebbe?
    - Meriterebbe un discorso a parte... penso, per adesso, sia sufficiente dire che è una forma di democrazia che abolisce la delega e, quindi, le cariche rappresentative.
    - ??? … e come vuoi che funzioni? Solo nel boschetto della tua fantasia!!!
    - Dici? È quello che hanno tentato di fare nella Comune di Parigi prima, nella Russia dei Soviet poi.
    - Due esempi storici “infelici”, mi pare!
    - Non saprei considerando che sulla Comune di Parigi ha dovuto marciare l’esercito Prussiano e che la Russia Sovietica è stata da subito isolata dal consesso MONDIALE…
    - … punti di vista…
    - In Italia, ad esempio, in ambito sindacale i Comitati di Base fanno la stessa cosa…
    - … tornando a noi… se quello che dici sulla democrazia è (come mi pare che sia) corretto, nel mondo ben poche forme di governo possono dirsi democratiche…
    - Esattamente.
    - Ma è sconcertante! È una visione troppo catastrofica del mondo, che, mi dispiace, non riesco ad accettare!
    - Si, è una visione catastrofica se non si è in grado di coniugare il pessimismo della ragione con l’ottimismo della volontà…
    - …mmm… va bene… direi che su questa citazione dell’amico Gramsci ci possiamo salutare, almeno per ora… vorrei elaborare un po’ le cose che ci siamo detti.
    - D’accordo, salutiamoci sulla citazione del Compagno Gramsci.</i>

    [/QUOTE]
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    Mya


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    Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche) Empty Re: Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche)

    Messaggio  Mya Lun Ott 18, 2010 10:47 am

    [QUOTE=Joseffis,12/10/2010, 16:16]
    Ma sbaglio o direzione opposta era il giornale che preparavamo all'università in illo tempore?
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 16:22]
    [QUOTE=Joseffis,12/10/2010, 16:16]
    Ma sbaglio o direzione opposta era il giornale che preparavamo all'università in illo tempore?
    [/QUOTE]
    Proprio quello.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,12/10/2010, 16:26]
    Ma sai che forse lo lessi in anteprima?
    Ho iniziato a leggerlo (ma lo leggerò con più calma più tardi, ora sono di fretta) e ricordo di averlo già letto.
    [lacrimuccia di commozione per quel tempo che non torna :trist: Razz ]
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 16:29]
    [QUOTE=Joseffis,12/10/2010, 16:26]
    Ma sai che forse lo lessi in anteprima?
    Ho iniziato a leggerlo (ma lo leggerò con più calma più tardi, ora sono di fretta) e ricordo di averlo già letto.
    [lacrimuccia di commozione per quel tempo che non torna :trist: Razz ]
    [/QUOTE]
    Sicuramente... circolò nel box per un po' 🇵🇰
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 16:43]
    L'ITALIA NON VI VUOLE PERCHE' VOI NON APPARTENETE AL DNA ITALIANO.
    VOI ODIATE GLI ITALIANI.
    LI RITENETE DEGLI IDOTI. PERCHE' NON CAPISCONO QUANTO SIETE ILLUMINATI E PROGRESSISITI.
    LA REALTA' E' CHE GLI ITALIANI NON VI VOGLIONO. PERCHE' VOI SIETE ANTIITALIANI. NON LI CAPITE E NEMMENO VI INTERESSA CAPIRLI.
    VOLETE SOLO COMANDARLI.

    NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 16:50]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 16:43]
    L'ITALIA NON VI VUOLE PERCHE' VOI NON APPARTENETE AL DNA ITALIANO.
    VOI ODIATE GLI ITALIANI.
    LI RITENETE DEGLI IDOTI. PERCHE' NON CAPISCONO QUANTO SIETE ILLUMINATI E PROGRESSISITI.
    LA REALTA' E' CHE GLI ITALIANI NON VI VOGLIONO. PERCHE' VOI SIETE ANTIITALIANI. NON LI CAPITE E NEMMENO VI INTERESSA CAPIRLI.
    VOLETE SOLO COMANDARLI.

    NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]
    Se hai avuto un'infanzia difficile non è colpa di nessuno.
    Ma noi ti vogliamo bene lo stesso.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:05]
    Ma noi non vi vogliamo.
    Quello che hai scritto lo dimostra.

    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo tramutate nel: è colpa della cultura occidentale che vi ha inculcato questo pensiero.
    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo intepretate come: questi sono coglioni, provano fastidio perchè qualcuno glielo ha inculcato.

    E invece non capite che il fastidio nasce sentendo la puzza della vostra cultura delle vostre idee strampalate...della vostra supponenza e arroganza.
    Idee che elevano a martire un carlo giuliani che insieme ad altri quattro coglioni ha messo a ferro e fuoco una città.
    Idee che urlate con 10-100-1000 nassirya.
    Non lo capite....non capite che gli italiani NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 17:15]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:05]
    Ma noi non vi vogliamo.
    Quello che hai scritto lo dimostra.

    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo tramutate nel: è colpa della cultura occidentale che vi ha inculcato questo pensiero.
    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo intepretate come: questi sono coglioni, provano fastidio perchè qualcuno glielo ha inculcato.

    E invece non capite che il fastidio nasce sentendo la puzza della vostra cultura delle vostre idee strampalate...della vostra supponenza e arroganza.
    Idee che elevano a martire un carlo giuliani che insieme ad altri quattro coglioni ha messo a ferro e fuoco una città.
    Idee che urlate con 10-100-1000 nassirya.
    Non lo capite....non capite che gli italiani NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]
    Eh lo so: la vita è dura per tutti. Ora, se hai intenzione di scrivere qualcosa nel merito del dialogo...
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,12/10/2010, 17:22]
    diciamo che non apprezzano certe idee.

    Comunque l'evoluzione di un popolo ed il progresso della sua cultura passa attraverso quella di tutti i suoi cittadini.

    La cultura di sinistra e' un bene, non e' un male.

    Cosi' come e' un bene quella di destra.

    Bene nel senso che e' giusto che ci sia.

    Il fatto e' che in una democrazia evoluta, normale, come ce ne sono tante in giro per il mondo, uno puo essere di destra o di sinistra, ma la cosa che accomuna tutti e' l'amore per la propria patria, in modo diverso, ciascuno a modo suo.

    La liberta' non e' un regalo che qualcuno dall'alto va distribuendo, ma e' una conquista di un popolo, a partire dall'atteggiamento culturale dello stesso.

    Io l'ho gia detto e lo ripeto saro felice quando vedro' in Italia una democrazia dell'alternanza compiuta.

    Quando mi potranno piacere altri candidati per la guida del governo anche di sinistra.

    Esattamente come negli USA la gente vota il candidato che convince di piu', indipendentemente dalla sua parte politica.

    Secondo me la forma migliore di governo per un paese, fino ad oggi conosciuta e' la democrazia dell'alternanza.

    Perche vi sono momenti in cui ci vuole una politica di destra (evoluta) e momenti in cui ci vuole una politica di sinistra (evoluta).

    Cosi si va avanti, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, perche' puo' sembrare una banalita' ma la verita' sta nel mezzo.

    E siccome viviamo in un mondo imperfetto e la materia e' imperfetta e noi esseri umani lo siamo, il miglior compromesso possibile che garantisce benessere e progresso meglio di altri, e' esattamente questo.

    Ognuno si faccia un esame di coscienza per capire dove e' che sbaglia.

    Chi cerca trova, se si cominciasse a cercare dentro se stessi,

    gia' saremmo un pezzo avanti.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:48]
    L'uso della mediazione parlamentare è ovviamente auspicabile. E d'altra parte le commissioni lavorano. E non è vero che le istanze della minoranza non vengono recepite. Le commissioni parlamentari lavorano e diverse leggi sono state varate sintetizzando in essa anche le istanze della minoranza.

    E' vero che una trentina di provvedimenti sono stati votati con voto di fiducia. D'altra parte l'abuso dei voti di fiducia veniva denunciato anche dal cdx quando al governo c'era il csx. E' sempre la logica del due pesi e due misure...se lo faccio io è per volontà del popolo...se lo fa berlusconi è perchè è un antidemocratico.
    D'altra parte non vorrei doverit ricordare che la prima modifica della costiruzione - il capitolo V - lo ha fatto a maggiornaza il csx, con grande protesta del cdx. Ma ovviamente il csx che modifica la costituzoione a colpi di maggiornaza è espressione democratica.

    Berlusconi ha goduto per 2 anni di una maggioranza compatta. E con questa ha calcato un pò la mano sui voti di fiducia. Ma i primi che hanno introdotto questo malcostume nella pratica ordinaria del governo è stato il csx.
    Come è stato il csx ha fare il ribaltone nel 1994. Come è stato il csx con d'alema a far cadere prodi e a creare un governo politico senza avere il voto degli elettori.
    Per cui la denuncia è legittima. MA la radicalizzazione dello scontro vede anche nel csx dei gesti clamorosi e non in sintonia con la democrazia. E' stata quindi una lenta escalation...fatta di colpi sferrati uno control'altro.
    D'altra parte non è certo berlusconi che ha radicalizzato lo scontro tra i blocchi. Visto che sono 16 anni che ogni giorno berlusconi è sottoposto a un fuoco di attacchi personali che tendono a dlegittimarlo. Lui ha sbagliato perchè ha reagito inasprendo a sua volta i toni. Ma questo è dovuto al fatto che nel nostro paese c'è un continuo clima da guerra civile.

    A ovviamente tu dirai che il governo d'alema non fu un golpe, perchè la costituzione è rispettata. Anche se in italia a partire dal referendum del 1993 si è instaurata la prassi che governa lo schieramento che vince le elezioni, cioè che viene votato dal popolo. E comunque se tu sollevi questa obiezione io ti dico che i voti di fiducia sono in linea con la costituzione.
    Come vedi....la radicalizzazione nasce sempre dal fatto che ciò che fa il csx è sempre nelle regole...quello che fa il cdx non lo è, per voi. Il famoso "due pesi e due misure" che ci ha abbondantemente rotto i coglioni...e che ora usiamo un pò anche noi.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,12/10/2010, 21:14]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:05]
    Ma noi non vi vogliamo.
    Quello che hai scritto lo dimostra.

    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo tramutate nel: è colpa della cultura occidentale che vi ha inculcato questo pensiero.
    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo intepretate come: questi sono coglioni, provano fastidio perchè qualcuno glielo ha inculcato.

    E invece non capite che il fastidio nasce sentendo la puzza della vostra cultura delle vostre idee strampalate...della vostra supponenza e arroganza.
    Idee che elevano a martire un carlo giuliani che insieme ad altri quattro coglioni ha messo a ferro e fuoco una città.
    Idee che urlate con 10-100-1000 nassirya.
    Non lo capite....non capite che gli italiani NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]
    non volere qualcuno peroi' è dittatura, sono le dittature che non tollerano

    la dmovrazia e la libertà è lasciare spazio anche a chi non si sopporta, a quelli che danno fastidio


    comunque quoto il post di Tullio, quando non difendi berlusconi :mart: :hahah: , ti quoto quasi sempre :hh:
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 22:57]
    Non difendo berlusconi.
    Difendo il principio che lui è legittimato come altri a governare il paese.
    E che se si vuole criticare si deve fare sui fatti del governo...e non sulla sua moralità o legittimità ad esistere.

    Come ho già detto...se dovessimo ragionare in termini di legittimità, allora dovremmo dire che tutta la classe dirigente storic adel PD dovrebbe essere processata e condannata per alto tradimento.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,13/10/2010, 04:17]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 22:57]
    Non difendo berlusconi.
    Difendo il principio che lui è legittimato come altri a governare il paese.
    E che se si vuole criticare si deve fare sui fatti del governo...e non sulla sua moralità o legittimità ad esistere.

    Come ho già detto...se dovessimo ragionare in termini di legittimità, allora dovremmo dire che tutta la classe dirigente storic adel PD dovrebbe essere processata e condannata per alto tradimento.
    [/QUOTE]
    quoto
    [/QUOTE]

    [QUOTE=francesc00,13/10/2010, 19:53]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:05]
    Ma noi non vi vogliamo.
    Quello che hai scritto lo dimostra.

    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo tramutate nel: è colpa della cultura occidentale che vi ha inculcato questo pensiero.
    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo intepretate come: questi sono coglioni, provano fastidio perchè qualcuno glielo ha inculcato.

    E invece non capite che il fastidio nasce sentendo la puzza della vostra cultura delle vostre idee strampalate...della vostra supponenza e arroganza.
    Idee che elevano a martire un carlo giuliani che insieme ad altri quattro coglioni ha messo a ferro e fuoco una città.
    Idee che urlate con 10-100-1000 nassirya.
    Non lo capite....non capite che gli italiani NON VI VOGLIONO.
    [/QUOTE]
    La puzza della cultura. Hai perfettamente ragione. Per voi la cultura puzza, per questo la considerate una cosa "di sinistra".

    Il motivo è che ne siete privi e quindi non la capite e quindi la temete.
    [/QUOTE]
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    Mya


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    Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche) Empty Re: Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche)

    Messaggio  Mya Lun Ott 18, 2010 10:48 am

    [QUOTE=xmanx,15/10/2010, 21:55]
    Noi dovremmo temere quella cultura?

    Ma hai letto il dialogo SURREALE che ha scritto Alabriola?
    Non ho mai letto così tante stronzate condensate in poche righe.
    Si è dimenticato un piccolo particolare. Che la nostra attuale legge elettorale è di tipo proporzionale.
    ahahah....ma questi chissà cosa fumano. Evidentemente qualcosa di più potente di quello che fumo io.

    La temiamo non perchè non la capiamo. Al contrario. Perchè la conisciamo e la capiamo benissimo, e sappiamo che cosa è capace di fare. Solo disastri.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=francesc00,15/10/2010, 23:50]
    [QUOTE=xmanx,15/10/2010, 21:55]
    Noi dovremmo temere quella cultura?

    Ma hai letto il dialogo SURREALE che ha scritto Alabriola?
    Non ho mai letto così tante stronzate condensate in poche righe.
    Si è dimenticato un piccolo particolare. Che la nostra attuale legge elettorale è di tipo proporzionale.
    ahahah....ma questi chissà cosa fumano. Evidentemente qualcosa di più potente di quello che fumo io.

    La temiamo non perchè non la capiamo. Al contrario. Perchè la conisciamo e la capiamo benissimo, e sappiamo che cosa è capace di fare. Solo disastri.
    [/QUOTE]
    Ma quali disastri? Dobbiamo parlare della vostra "cultura"? Il cui massimo esponente è gente come Vittorio Sgarbi?
    La cultura della finanza creativa, dei tagli all'istruzione, della guerra, dello sfruttamento, dell'inquinamento, della prepotenza, dell'impunità, dell'evasione, del razzismo, dell'omofobia, insomma quella del peggior pensiero unico autoritario?

    Ma fammi il piacere per favore. Non esiste nessuno che si possa definire colto, ne del presente ne del passato, che definirebbe "cultura" una qualsiasi delle vostre proposte. Trovamene uno solo che abbia mai detto quello che dice Berlusconi.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,16/10/2010, 11:03]
    Quelli che tu chiami tagli alla istruzione, sono tagli all'uso dei soldi nostri per usare la scuola come ammortizzatore sociale. Per assumere decine di migliaia di precari che non fanno un cazzo. Togliendo i soldi alla gente che si alza la mattina per andare a lavorare.
    Il lavoro è un diritto. Il parassitismo non lo è.
    Vittorio Sgarbi per me è un perfetto imbecille. Non fa certo parte della mia cultura.
    La guerra. Noi ci muoviamo all'interno di un mandato ONU e all'interno di una alleanza occidentale chiamata NATO. Che, ovviamente, non fa parte della tua cultura.
    Prepotenza, impunità, evasione, razzismo, omofobia, pensiero unico e autoritario?
    Sono tutti deliri che esistono solo nella tua testa. La gente seria vuole vivere sicura a casa propria e nella propria terra. Le vostre visioni utopiche si possono verificare nella regione Puglia. Un deficit mostruoso, grazie anche alle protesi false di mister Tarantella. I tuoi sono solo slogan, triti e ritriti. Noiosi. Vuoti. Privi di consistenza storica, culturale.

    Ci tocca leggere i deliri di questo Alabriola che dice che una maggioranza che governa è paragonabile al fascismo. Questa è l'essenza della vostra cultura: il delirio del nulla e della inconsistenza.
    La logica del : porto via i soldi a chi lavora per campare senza fare un cazzo. E ti autodefinisci per questo, progressista. Direi più parassita che progressista.
    I governi di sx li abbiamo già avuti. Governi di polizia fiscale, che vivono sulla estorsione e sul pizzo imposto alla gente che lavora, per dare soldi a una massa di fancazzisti. Soldi che alimentano sacche di clientele, di lavori "socialmente inutili".
    <b>Parlate di maggiornaze fasciste che governano a dispetto delle minoranze e dimenticate che l'unico governo che ha cambiato la costituzione a colpi di maggiornaza è stato quello di sinistra quando ha cambiato il titolo V della costituzione a colpi di maggiornaza. Siete falsi e pieni di menzogne.</b>

    <b>Sono anni che sui vostri giornali fate dossieraggio e denunciate i giornali di dx che fanno dossieraggio.</b>

    <b>Siete gli unici che pensate e sperate di poter fare governi sovvertendo l'esito elettorale.</b>
    Siete gli unici che non sapete neanche organizzare la raccolta dei rifiuti. E figuriamoci se siete capaci di governare un paese.
    Siete il governo delle 100 tasse messe in due anni.
    Siete il governo dell'inflazione e della spesa.
    E siete pure il governo della Missione Arcobaleno.
    Siete il nulla del nulla. Il progressismo del nulla.
    Siete il governo di MASTELLA al ministero della giustizia.
    E potrei andare avanti per ore....ma mi fermo qui perchè più ripenso alle vostre cazzate e più mi viene il voltastomaco.

    @alabriola
    Questo parrucone...che sembra faccia il giornalista, poveri noi, dice:
    - Non mi hai appena detto che in un paese c’è democrazia se ci sono libere elezioni? In Italia l’adesione al fascismo è stato un fenomeno di considerevole ampiezza, aveva un ampio consenso, anche elettorale. Stando a quello che dici in cosa il fascismo non era democratico?

    Il fascismo non era democratico perchè le elezioni le ha abolite. Ha dichiarato i partiti illegali. Ha tolto libertà di stampa. Ha tolto il potere al parlamento. Ha mandato i dissidenti al confino. Ha creato il Gran Consiglio come organo di governo senza che fosse eletto da nessuno.
    Caro alabriola....hai scritto queste cazzate nel 2005?
    Vai a studiare la storia....perchè ogni volta che scrivi dimostri la tua ignoranza in qualunque materia. Studia. Applicati. Vedrai che dopo aver studiato ti accorgerai anche tu delle enormi cazzate che vai blaterando.
    Sei patetico.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=francesc00,16/10/2010, 12:13]
    [QUOTE=xmanx,16/10/2010, 11:03]
    Quelli che tu chiami tagli alla istruzione, sono tagli all'uso dei soldi nostri per usare la scuola come ammortizzatore sociale. Per assumere decine di migliaia di precari che non fanno un cazzo. Togliendo i soldi alla gente che si alza la mattina per andare a lavorare.
    Il lavoro è un diritto. Il parassitismo non lo è.
    Vittorio Sgarbi per me è un perfetto imbecille. Non fa certo parte della mia cultura.
    La guerra. Noi ci muoviamo all'interno di un mandato ONU e all'interno di una alleanza occidentale chiamata NATO. Che, ovviamente, non fa parte della tua cultura.
    Prepotenza, impunità, evasione, razzismo, omofobia, pensiero unico e autoritario?
    Sono tutti deliri che esistono solo nella tua testa. La gente seria vuole vivere sicura a casa propria e nella propria terra. Le vostre visioni utopiche si possono verificare nella regione Puglia. Un deficit mostruoso, grazie anche alle protesi false di mister Tarantella. I tuoi sono solo slogan, triti e ritriti. Noiosi. Vuoti. Privi di consistenza storica, culturale.

    Ci tocca leggere i deliri di questo Alabriola che dice che una maggioranza che governa è paragonabile al fascismo. Questa è l'essenza della vostra cultura: il delirio del nulla e della inconsistenza.
    La logica del : porto via i soldi a chi lavora per campare senza fare un cazzo. E ti autodefinisci per questo, progressista. Direi più parassita che progressista.
    I governi di sx li abbiamo già avuti. Governi di polizia fiscale, che vivono sulla estorsione e sul pizzo imposto alla gente che lavora, per dare soldi a una massa di fancazzisti. Soldi che alimentano sacche di clientele, di lavori "socialmente inutili".
    <b>Parlate di maggiornaze fasciste che governano a dispetto delle minoranze e dimenticate che l'unico governo che ha cambiato la costituzione a colpi di maggiornaza è stato quello di sinistra quando ha cambiato il titolo V della costituzione a colpi di maggiornaza. Siete falsi e pieni di menzogne.</b>

    <b>Sono anni che sui vostri giornali fate dossieraggio e denunciate i giornali di dx che fanno dossieraggio.</b>

    <b>Siete gli unici che pensate e sperate di poter fare governi sovvertendo l'esito elettorale.</b>
    Siete gli unici che non sapete neanche organizzare la raccolta dei rifiuti. E figuriamoci se siete capaci di governare un paese.
    Siete il governo delle 100 tasse messe in due anni.
    Siete il governo dell'inflazione e della spesa.
    E siete pure il governo della Missione Arcobaleno.
    Siete il nulla del nulla. Il progressismo del nulla.
    Siete il governo di MASTELLA al ministero della giustizia.
    E potrei andare avanti per ore....ma mi fermo qui perchè più ripenso alle vostre cazzate e più mi viene il voltastomaco.

    @alabriola
    Questo parrucone...che sembra faccia il giornalista, poveri noi, dice:
    - Non mi hai appena detto che in un paese c’è democrazia se ci sono libere elezioni? In Italia l’adesione al fascismo è stato un fenomeno di considerevole ampiezza, aveva un ampio consenso, anche elettorale. Stando a quello che dici in cosa il fascismo non era democratico?

    Il fascismo non era democratico perchè le elezioni le ha abolite. Ha dichiarato i partiti illegali. Ha tolto libertà di stampa. Ha tolto il potere al parlamento. Ha mandato i dissidenti al confino. Ha creato il Gran Consiglio come organo di governo senza che fosse eletto da nessuno.
    Caro alabriola....hai scritto queste cazzate nel 2005?
    Vai a studiare la storia....perchè ogni volta che scrivi dimostri la tua ignoranza in qualunque materia. Studia. Applicati. Vedrai che dopo aver studiato ti accorgerai anche tu delle enormi cazzate che vai blaterando.
    Sei patetico.
    [/QUOTE]
    Ma tu ci vai all'università? O parli per sentito dire? Quanti anni hai, 15?
    Sai cosa sta succedendo? Ci sono le università più prestigiose d'italia sul piede di guerra.

    Piantala di ripetere le stronzate che senti dire alla Gelmini in tv, sono balle. Voi non avete nessuna cultura, siete il partito degli ignoranti, come dimostrano tutte le statistiche, perchè nessuno con un minimo di cultura potrebbe mai sostenervi in buona fede. Vincete solo perchè gli ignoranti sono più indottrinabili e anche per questo, probabilmente, state facendo in modo che ce ne siano sempre di più.

    E poi gli slogan sarebbero i miei? E me lo dice uno che parla senza aver mai citato una fonte che sia una? Ma fatti un fosso che è meglio..

    Quanto al resto non ho voglia di commentare il solito fango.. Dossieraggio?? Ma falla finita di parlare di cose più grandi di te, tu non sapresti distinguere un dossier da un paracarro. I dossier sappiamo tutti chi li confeziona.

    I "dossier" che vedi tu sono dello stesso tipo di quelli che ci sono sulle dichiarazioni, intercettazioni comprese, dello zio di Sarah Scazzi e dela cugina. MA IN ITALIANO NON SI CHIAMANO DOSSIER, SI CHIAMANO "INDAGINI".

    Piantala di mettere sullo stesso piano la magistratura e i criminali golpisti (quelli si che lo erano) che intercettavano ILLEGALMENTE avversari politici, giornalisti, magistrati e chiunque fosse giudicato scomodo al padrone.

    <b>Adesso quando i carabinieri vanno a prelevare un criminale per portarlo in galera come lo chiamate, "rapimento"??</b>
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,16/10/2010, 12:50]
    [QUOTE=xmanx,15/10/2010, 21:55]
    Noi dovremmo temere quella cultura?

    Ma hai letto il dialogo SURREALE che ha scritto Alabriola?
    Non ho mai letto così tante stronzate condensate in poche righe.
    Si è dimenticato un piccolo particolare. Che la nostra attuale legge elettorale è di tipo proporzionale.
    ahahah....ma questi chissà cosa fumano. Evidentemente qualcosa di più potente di quello che fumo io.

    La temiamo non perchè non la capiamo. Al contrario. Perchè la conisciamo e la capiamo benissimo, e sappiamo che cosa è capace di fare. Solo disastri.
    [/QUOTE]
    Evidentemente non sai leggere:
    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 14:27]
    Il dialogo che segue l<b>'ho scritto sul finire del 2002.</b> Doveva uscire come ultimo articolo di un numero di Direzione Opposta. Quel numero di Direzione Opposta però non uscì mai e il numero successivo fu monografico sulla Palestina. Nel 2005 lo postai nell'altro forum. Mi pesa parecchio che dopo 5 anni, <b>al di là delle ovvie discrepanze storiche (la legge elettorale è cambiata, ad esempio)</b>, questo dialogo sia ancora drammaticamente attuale nei principi esposti.
    Aggiungo che continuare a ripetermi è logorante, mi fa sentire stanco nell'anima, prigioniero di Sisifo.
    [/QUOTE]
    :hahah: :hahah:



    [QUOTE=xmanx,16/10/2010, 11:03]
    @alabriola
    Questo parrucone...che sembra faccia il giornalista, poveri noi, dice:
    - Non mi hai appena detto che in un paese c’è democrazia se ci sono libere elezioni? In Italia l’adesione al fascismo è stato un fenomeno di considerevole ampiezza, aveva un ampio consenso, anche elettorale. Stando a quello che dici in cosa il fascismo non era democratico?

    Il fascismo non era democratico perchè le elezioni le ha abolite. Ha dichiarato i partiti illegali. Ha tolto libertà di stampa. Ha tolto il potere al parlamento. Ha mandato i dissidenti al confino. Ha creato il Gran Consiglio come organo di governo senza che fosse eletto da nessuno.
    Caro alabriola....hai scritto queste cazzate nel 2005?
    Vai a studiare la storia....perchè ogni volta che scrivi dimostri la tua ignoranza in qualunque materia. Studia. Applicati. Vedrai che dopo aver studiato ti accorgerai anche tu delle enormi cazzate che vai blaterando.
    Sei patetico.
    [/QUOTE]
    Ma che mi dici! Ci rimango secco dalla sorpresa!!!! Pensavo che il Fascismo fosse un' autentica espressione di democrazia!!!!
    :hahah:
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,16/10/2010, 13:04]
    Io resto sempre più sconvolto da xmanx... mi sta lasciando senza parole...
    Mi sta rivelando verità che non sospettavo... tutti i governi che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi di PCI prima, di PDS poi, e di Ulivo... prima dell'arrivo del Dux Nicator.
    Ti prego, xmanx continua ad illuminare le nostre menti corrotte come la luce divina dei Blues Brothers.
    Non privarci mai di questa gioia... ma liberaci dal male...
    <b>AMEN</b>
    [/QUOTE]
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    Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche) Empty Re: Con voi non ci parlo (riflessioni democratiche)

    Messaggio  martinalapeste Mer Ott 20, 2010 12:15 pm

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 17:05]
    Il fastidio che avvertono gli italiani nel vedervi voi lo intepretate come: questi sono coglioni, provano fastidio perchè qualcuno glielo ha inculcato.
    [/QUOTE]
    Premesso che mi pare sia stato qualcun altro a dare dei coglioni a quelli che non la pensano come lui, ti suggerirei un mesetto di Tavor: vedrai che dopo ti sentirai come nuovo!

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