ciaosilviaforum

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
ciaosilviaforum

forum di contatto al CSF per Martina


2 partecipanti

    Uso delle bombe in afghanistan.

    CiaoSilvia
    CiaoSilvia
    Admin


    Messaggi : 131
    Data di iscrizione : 14.09.10

    Uso delle bombe in afghanistan. Empty Uso delle bombe in afghanistan.

    Messaggio  CiaoSilvia Mar Ott 19, 2010 10:39 pm

    [QUOTE=xmanx,11/10/2010, 22:24]
    E' arrivata la notizia che i nostri Elicotteri e aerei in afghanistan sono "disarmati". E che la NATO ha confermato che se gli italiani vogliono armarsi possono farlo.
    Non sono un esperto militare...e non mi pronuncio. Perchè è un problema militare e di efficacia nelle azioni militari.

    Tuttavia la sinistra si è subito affrettata a dichiarare che è contraria. A prescindere da qualunque considerazione di carattere militare.
    E poi dicono che gli italiani non li votano perchè berlusconi ha le televisioni.
    Se dicono minchiate che pretendono?

    Siamo un paese in cui questa forza politica si ostina ad agire contro gli interessi della sua gente. E poi pretende pure di essere votata.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,11/10/2010, 22:45]
    Un governo che ha a cuore gli interessi della propria gente e che ha una costituzione (hai presente la costituzione?) in cui sta scritto tra gli principi fondamentali
    "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
    dovrebbe quantomeno ritirare SUBITO i soldati dall'Afghanistan.
    Secondariamente in tempi di crisi i soldi devono andare all'istruzione, alla sanità e al welfare. Non a mantenere gente che sta là per fare da carne da macello.

    Ah no ma scusa... dimenticavo che tu e Berlusconi possedete la verità assoluta...
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,11/10/2010, 22:48]
    1 non è che è arrivata la notizia, si sapeva dall'inizio della missoione, era una missione di pace, ricordi?

    2 la sinistra sarà pure contraria, ma anche berlusconi in 7 anni non ha dato le bombe

    3 il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha dichiarato nei giorni scorsi che si è stabilito che i caccia venissero utilizzati soltanto con il cannoncino di bordo, quindi l'Italia ha gli aerei senza le bombe. Ho ritenuto che potessimo farne a meno perché vi è comunque rischio di mettere a repentaglio vite civili: per questo ho pensato finora di dire no».

    4 come puoi leggere qui stto, le regole di ingaggio sono state decise dal governo berlusconi, nei 2 anni del governo prodi non sono state cambiate le regole, quindi se non hanno le bome, è sciacallaggio politico dire che è colpa della sinistra che non le vuole

    <b>(Kabul - Afghanistan, agosto 2003 - in corso)</b>
    La forza di intervento internazionale denominata "International Security Assistance Force", ha il compito di garantire un ambiente sicuro a tutela dell'Autorità afghana che si è insediata a Kabul il 22 dicembre 2001 a seguito della Risoluzione n. 1386 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2001.
    Iniziata come Missione Multinazionale, dall'agosto 2003 il contingente è passato alle dipendenze della NATO.
    In tale quadro, pur mantenendo le responsabilità assunte nell'area della capitale Kabul, l'Italia ha preso la responsabilità di uno dei cinque settori regionali, il Regional Command West, in cui l'Afghanistan è stato suddiviso.
    www.esercito.difesa.it/root/attivita/mix_isaf.asp
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CoffCoff,11/10/2010, 22:53]
    [QUOTE=xmanx,11/10/2010, 22:24]
    E' arrivata la notizia che i nostri Elicotteri e aerei in afghanistan sono "disarmati". E che la NATO ha confermato che se gli italiani vogliono armarsi possono farlo.
    Non sono un esperto militare...e non mi pronuncio. Perchè è un problema militare e di efficacia nelle azioni militari.

    Tuttavia la sinistra si è subito affrettata a dichiarare che è contraria. A prescindere da qualunque considerazione di carattere militare.
    E poi dicono che gli italiani non li votano perchè berlusconi ha le televisioni.
    Se dicono minchiate che pretendono?

    <b>Siamo un paese in cui questa forza politica si ostina ad agire contro gli interessi della sua gente.</b> E poi pretende pure di essere votata.
    [/QUOTE]
    Mi spieghi come non armare i caccia con le bombe sia agire contro gli interessi del popolo italiano?
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 00:08]
    te lo spiego subito. Se da un punto di vista militare gli esperti stabiliscono che le bombe sui nostri aerei possono aiutare le truppe e dare una copertura maggiore....il fatto di dire no significa agire contro gli interessi dei nostri militari impegnati in combattimento. E i nostri militari rischiano la pelle. E i nostri militari sono la nostra gente. Sono il nostro popolo.

    Punto due. La nostra è una missione di pace. Ma siccome veniamo attaccati con operazioni militari può anche essere che gli esperti militari dicano che armare i nostri aerei garantirebbe una migliore efficacia difensiva. Dire di no significa esporre i nostri soldati a rischi maggiorni. La nostra è una missione di pace. Ma una missione di pace non significa che se ti sparano addosso tu non usi tutti i mizzi ritenuti più idonei per difenderti efficaciemente. In quel caso non sarebbe più una missione di pace, ma una missione suicida.

    Silviuccia...non ho fatto una valutazione sulle condizioni che hanno stabilito anni fa le regole di ingaggio. Sto dicendo che ora, vista la situazione che ci vede aggrediti nel nostro lavoro di mantenimento della pace, qualcuno sta pensando di rivedere le regole di ingaggio per renderle più efficaci. Ed ora la sinistra si ostina a rimanere su posizioni ideologiche esponendo i nostri militari a situazioni rischiose. E' difficile non pensare che prevalga nella sinistra la logica del "tanto peggio tanto meglio". Fatta sulla pelle dei nostri soldati. Se le condizioni sul campo cambiano le regole di ingaggio si possono rivedere, se fatte a tutela della incolumità dei nostri sodati. Una missione di pace non significa andare disarmati se i terroristi ti sparano addosso. E una missione di pace non significa che il nemico è pacifico. Lo sai?

    Per quanto rigurada la costituzione...nella costituzione si consnete la partecipazione ad organizzazioni ingernazionali, come la NATO. Ed è proprio nell'ambito della nostra adesione alla NATO che si giustifica l'operazione in afghanistan. PErchè uno dei suoi componenti , gli SU, sono stati aggrediti. Noi teniamo fede agli impegni internazionali, alle alleanze che ci collocano nell'area occidentale e che ci vincolano ad intervenire a supporto di un alleato che è stato aggredito. Considerando che quell'alleato ci hasalvato il culo 60 anni fa liberandoci dal nazifascismo.
    Queste sono cose serie. Non sono le vostre farneticazioni. E le alleanze impongono anche dei doveri. In un paese gestito seriamente.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,12/10/2010, 00:32]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 00:08]
    Silviuccia...non ho fatto una valutazione sulle condizioni che hanno stabilito anni fa le regole di ingaggio. Sto dicendo che ora, vista la situazione che ci vede aggrediti nel nostro lavoro di mantenimento della pace, qualcuno sta pensando di rivedere le regole di ingaggio per renderle più efficaci. Ed ora la sinistra si ostina a rimanere su posizioni ideologiche esponendo i nostri militari a situazioni rischiose. E' difficile non pensare che prevalga nella sinistra la logica del "tanto peggio tanto meglio". Fatta sulla pelle dei nostri soldati. Se le condizioni sul campo cambiano le regole di ingaggio si possono rivedere, se fatte a tutela della incolumità dei nostri sodati. Una missione di pace non significa andare disarmati se i terroristi ti sparano addosso. <b>E una missione di pace non significa che il nemico è pacifico. Lo sai?</b>
    [/QUOTE]
    io lo so, infatti la chiamo guerra e non missione di pace come fanno lorsignori per puro scopo elettorale, chiamarla guerra farebbe perdere qualche vota a berlusconi, così sulla pelle dei nostri soldati la chiamano missione di pece e dopo una trentina di morti gli viene in memte che forse servono le bombe..... sulla pelle dei soldati ci sta giocando il governo berlusconi da 7 anni, non la sinistra, la resposabiltà è di chi governa non delle opposizioni.. stai a guardare le chiacchiere della sinistra e non vedi di chi è la resposabiltà.... per ogni cosa che va male non fate altro che frignare e dare la colpa ala sinistra, avete il governo? governate, decidete invece di farfugliare per paura di perdere voti, mettete le bombe atomiche sui bombardieri, che cazzo ve ne frega cosa dice la sinistra? :hahah:




    <i>Il parente di un alpino a La Russa
    «Ministro, godetevi lo spettacolo»
    Lo sfogo dello zio di uno dei militari uccisi in Afghanistan
    La madre del ferito: «Basta soldati laggiù»</i>


    ROMA - Anche rabbia, e tanta, all'arrivo all'aeroporto di Ciampino delle bare dei quattro alpini uccisi in Afghanistan il 9 ottobre: lo zio di uno dei militari uccisi si è rivolto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dicendogli: «Signor ministro, godetevi lo spettacolo». Pacata la replica di La Russa con i giornalisti: «I parenti - ha detto - in queste occasioni hanno diritto a qualsiasi reazione emotiva, sia quella di quello zio che quelle affettuose dimostrate da altri parenti anche oggi».

    Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini Dolore e commozione all'arrivo delle salme degli alpini

    LE AUTORITA' - Lo stesso familiare, in precedenza, aveva manifestato con parole simili il proprio stato d'animo alle alte cariche dello Stato presenti nella sala Vip dell'aeroporto di Ciampino. Ma in generale la reazione dei familiari dei quattro alpini è stata di un dolore composto. Sia il capo dello Stato, Napolitano, sia il premier, Berlusconi, sia il presidente della Camera, Fini, hanno salutato e parlato con i parenti prima dell'arrivo delle salme.

    LA MADRE DEL FERITO - Si sfoga anche la mamma di Luca Cornacchia, l'alpino ferito nell'agguato di sabato, e lo fa ai microfoni di "Radio 24". «Non manderei nessuno in Afghanistan, si risolvano da soli i problemi» dichiara Cesidia Di Giandomenico, aggiungendo che suo figlio «è stato miracolato. E ora cerca sempre gli amici. »Oggi gli psicologi lo informeranno - spiega - dei compagni che non ce l'hanno fatta». Il figlio è alla terza missione in Afghanistan, la sua ottava in totale. «Ma stavolta era partito scontento, perché sapeva che andava in una zona più pericolosa e perché - dice - lasciava un bambino di un anno». «Mio figlio mi diceva che i talebani sono sempre in agguato. Loro vogliono la guerra. Luca - riporta la madre - mi ripete sempre: "Noi dobbiamo andare là, perché degli innocenti hanno bisogno di noi"». Cornacchia ha parlato brevemente al telefono con la moglie. «È stato miracolato, ora voglio solo che rientri», dice la madre.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,12/10/2010, 00:49]
    L'Afghanistan fu destabilizzato dalla Unione Sovietica. Stiamo ancora pagando il prezzo di quell'invasione.

    Il metodo comunista e' stato, e forse e' ancora sempre quello di prendere il potere con ogni mezzo, anche il piu odioso, cioe' con le armi.

    Come ad esempio con i carri armati a Praga e Budapest, od in Angola.

    E' cosi' che poi la propaganda interna di regime poteva vantarsi del fatto che il comunismo era in "espansione" nel mondo. Gia' ma come? Orwell insegna.

    La vigilia di Natale del 1979 è ricordata in Afghanistan come l’inizio di un incubo. Fu infatti in quell’occasione che l’Unione Sovietica diede ordine al suo esercito di invadere il paese asiatico, dove sarebbe rimasto per quasi dieci anni (fino al febbraio 1989). Quell’atto di forza si rivelerà ben presto essere una tragedia inutile, una sorta di “Vietnam russo”, che preannunciò la definitiva caduta dell’URSS e devastò lo stato afgano.



    Prima dell’invasione sovietica, la vita politica afgana era tradizionalmente in equilibrio tra società civile ed elemento religioso, personificato nelle figure dei mullah (capi religiosi). A far saltare gli equilibri fu però un colpo di stato messo in atto nell’aprile del 1978 dal Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan (PDPA). Il presidente Mohammed Daoud Khan, in carica dal 1973 e fautore di una politica progressista, venne ucciso, e il potere fu assunto da Mohammed Taraki, uomo poco gradito però alle gerarchie religiose. Nasceva con lui la “Repubblica Democratica dell'Afghanistan”.



    Il PDPA mise subito in atto un programma di stampo socialista, che prevedeva una grande riforma agraria e importanti innovazioni di stampo laico: tra le altre cose veniva riconosciuto il diritto di voto alle donne, si vietava l’uso del burqa afgano (l’abito che copre testa e corpo, con una retina all'altezza degli occhi) e si avviava un’importante campagna di scolarizzazione.

    Tutto ciò produsse lo scontento delle gerarchie ecclesiastiche, che non tardarono ad organizzare un'opposizione armata, guidata dai mujaheddin (combattenti per la fede), contro il nuovo regime di Taraki. Il governo rispose con fermezza e decine di arresti, mentre da Mosca partirono per l’Afghanistan circa tremila consiglieri militari. Nel gennaio 1979 iniziarono gli scontri armati fra esercito e resistenza islamica, e in primavera, presso la città di Herat, scoppiò una rivolta in cui vennero assassinati alcuni consiglieri sovietici.

    La reazione del governo fu un feroce bombardamento che causò la morte di migliaia di persone, ma, ciò nonostante, in estate buona parte del paese era già sotto il controllo delle formazioni islamiche (appoggiate nella guerriglia dall’Iran e dal Pakistan). A questo punto intervennero nella questione afgana anche gli Stati Uniti, ed il presidente Carter firmò una direttiva per la fornitura di aiuti bellici ed economici ai mujaheddin. L’obbiettivo era quello di appoggiare l’elemento religioso in funzione anti-sovietica.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 01:51]
    silviuccia....ci vuole un voto parlamentare per mettere le bombe sugli aerei. E quando si vota si vede ciò che uno vuole veramente.

    La nostra è una missione di peace keeping, voluta dall'ONU. E siamo intervenuti nell'ambito delle forze NATO. I morti sono una tragedia, sempre. Come sono una tragedia i 2000 morti delle torri, i morti negli attentati in Spagna, quelli sventati a time square, quellisventati nella bomba messa alla caserma a milano. E probabilmente nè tu nè io saremmo qua se migliaia di giovani americani non fossero morti nel nostro paese.
    La responsabilità impone delle scelte. Far finta di niente non è un modo serio di stare al mondo.

    @tullio
    già...è proprio come dici. Il fondamentalismo religioso ha poi preso il potere sostenuto dall'Iran. Ed è stato coinvolto nella guerra all'occidente.
    Ed ora eccoci qua.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,12/10/2010, 07:45]

    @tullio
    già...è proprio come dici. Il fondamentalismo religioso ha poi preso il potere sostenuto dall'Iran. Ed è stato coinvolto nella guerra all'occidente.
    Ed ora eccoci qua.
    Ti manca un pezzo xmanx: Quello dove Tullio dice

    A questo punto intervennero nella questione afgana anche gli Stati Uniti, ed il presidente Carter firmò una direttiva per la fornitura di aiuti bellici ed economici ai mujaheddin. L’obbiettivo era quello di appoggiare l’elemento religioso in funzione anti-sovietica.
    Quindi i Mujaheddin, finanziati anche dalla più grande democrazia occidentale, hanno instaurato un potere autoritario e repressivo di ogni libertà laica. Da lì nasce Al Qaeda. E chiuderei ricordando il finale di Rambo 3: "Dedicato al valoroso popolo Afghano".
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CoffCoff,12/10/2010, 09:49]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 00:08]
    te lo spiego subito. Se da un punto di vista militare gli esperti stabiliscono che le bombe sui nostri aerei possono aiutare le truppe e dare una copertura maggiore....il fatto di dire no significa agire contro gli interessi dei nostri militari impegnati in combattimento. E i nostri militari rischiano la pelle.<b> E i nostri militari sono la nostra gente. Sono il nostro popolo.
    </b>

    Punto due. La nostra è una missione di pace. Ma siccome veniamo attaccati con operazioni militari può anche essere che gli esperti militari dicano che armare i nostri aerei garantirebbe una migliore efficacia difensiva. Dire di no significa esporre i nostri soldati a rischi maggiorni. La nostra è una missione di pace. Ma una missione di pace non significa che se ti sparano addosso tu non usi tutti i mizzi ritenuti più idonei per difenderti efficaciemente. In quel caso non sarebbe più una missione di pace, ma una missione suicida.
    [/QUOTE]
    E' qui che ti volevo... I militari non sono il mio popolo. Io ho manifestato contro questa guerra (perchè è una guerra, non una missione di pace), non mi rappresentano. Stanno svolgendo un lavoro, per cui sono pagati, che non condivido anzi, lo aborro completamente. A livello umano mi dispiace per quelle morti, moltissimo, ma se serviranno a far tornare tutti indietro...
    [/QUOTE]

    [QUOTE=00mya00,12/10/2010, 10:05]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 00:08]
    te lo spiego subito. Se da un punto di vista militare gli esperti stabiliscono che le bombe sui nostri aerei possono aiutare le truppe e dare una copertura maggiore....il fatto di dire no significa agire contro gli interessi dei nostri militari impegnati in combattimento. E i nostri militari rischiano la pelle. E i nostri militari sono la nostra gente. Sono il nostro popolo.

    Punto due.<b> La nostra è una missione di pace. Ma siccome veniamo attaccati con operazioni militari </b>può anche essere che gli esperti militari dicano che armare i nostri aerei garantirebbe una migliore efficacia difensiva. Dire di no significa esporre i nostri soldati a rischi maggiorni. La nostra è una missione di pace. Ma una missione di pace non significa che se ti sparano addosso tu non usi tutti i mizzi ritenuti più idonei per difenderti efficaciemente. In quel caso non sarebbe più una missione di pace, ma una missione suicida.
    [/QUOTE]
    Veniamo attaccati perchè invece di trovare una mediazione siamo arrivati nel cortile altrui con pistole alla cintola, mitra, linci, elicotteri. Siamo invasori. Anche chi non sa nulla in campo militare capisce che NON è partita come una missione di pace. Non possiamo far finta che ora lo sia e dire "eh, ma ci attaccano e gnè gnè gnè".

    Quanto al resto, mi associo a quanto detto da Coffcoff.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Uometto,12/10/2010, 10:20]
    è una guerra dove partiamo svantaggiati, il che è paradossale.
    una guerra militare comporta l'uso delle armi e l'uccisione di soldati, non si va a raccogliere margherite.
    la guerra la devono pianificare gli strateghi, non i politici.
    in questo campo siamo ancora troppo emotivamente fragili.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 12:57]
    CoffCoff....]cancellate 3 righe perchè inutilmente offensive verso l'utente coffcoff e le minoranze che sostieni di rispettare]
    Non siamo invasori?. Stiamo combattendo contro i talebani, uno dei regimi più repressivi e oscurantisti della storia dell'umanità. Stiamo combattendo contro un regime terrorista.
    Stiamo consentendoi ai bambini di andare a scuola, di giocar eper le strade. Stiamo consentendo alle donne di andare a votare, a lavorare, di candidarsi alle elezioni.
    Stiamo consentendo alle persone di poter votare i propri rappresentati politici.

    E qui i ragazzotti che il massimo di coraggio e lucidità mentale che hanno lo dimostrano giocando alla playstation e facendosi le canne....difendono un regime terrorista e dicono che noi abbiamo invaso una nazione. ]come sopra]

    Nessuno vi trattiene. Siete 4 gatti sfigati. Potete andarvene quando volete. Magari in tunisia...in palestina...in pakistan. Mandateci una cartolina. Very Happy
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,12/10/2010, 20:09]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 01:51]
    silviuccia....ci vuole un voto parlamentare per mettere le bombe sugli aerei. E quando si vota si vede ciò che uno vuole veramente.
    [/QUOTE]
    appunto, si vede che la sinistra è contro, qundi? sai che scoperta :hahah:
    che vi frega se la sinistra è contro, las maggioranza perr votare sì alla bombe ce l'avete, quindi, dove sta i problema?

    te lo dico io dove sta il problema, voi vorreste che votasse sì alla bombe anche la sinistra così, in caso che le bombe dovessero cadere per errore sui civili facendo fuori vecchi, donne e bambini, voi, abili come siete a scaricare le colpe sugli altri, scarichereste tutto sulla sinistra complice del voler voluto le bombe sugli aerei

    .. a questo governo di puttanieri, puttane, diduisti, mafiosi, faccendieri, avanzi di galera, bisognerebbe SEMPRE e comunque votare contro ad ogni proposta a prescindere se sia utile o no.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 20:10]
    <p align="center"><b>Afghanistan, storia di un’invasione</b>
    <i>Ogni volta che muore un soldato italiano in Afghanistan ci chiediamo “Che cosa ci stiamo a fare lì?”. Ma c’è un’altra domanda da farsi: cosa abbiamo fatto in Afghanistan e all’Afghanistan?
    </i>
    </p>
    <b>Altro che peace keeping</b>

    Dismesse le pelose giustificazioni che siamo in Afghanistan per regalare le caramelle ai bambini, per “ricostruire quel disgraziato Paese“, per imporre alle donne di liberarsi del burqa, perché, con tutta evidenza, quella in Afghanistan, dopo dieci anni di occupazione violenta, non può essere gabellata per un’operazione di “peace keeping“, ma è una guerra agli afghani, l’unica motivazione rimasta agli Stati Uniti e ai loro alleati occidentali, per legittimare il massacro agli occhi delle proprie opinioni pubbliche e anche a quelli dei propri soldati, demotivati perché a loro volta non capiscono “che cosa ci stiamo a fare qui”, è che noi in Afghanistan ci battiamo “per la nostra sicurezza” per contrastare il “terrorismo internazionale”. È una menzogna colossale. Gli afghani e quindi anche i talebani, non sono mai stati terroristi. Non c’era un solo afghano nei commando che abbatterono le Torri gemelle. Non un solo afghano è stato trovato nelle cellule, vere o presunte, di al Qaeda. Nei dieci, durissimi, anni di conflitto contro gli invasori sovietici non c’è stato un solo atto di terrorismo, tantomeno kamikaze, né dentro né fuori il Paese. E se dal 2006, dopo cinque anni di occupazione si sono decisi ad adottare contro gli invasori anche metodi terroristici è perché mentre i sovietici avevano almeno la decenza di stare sul campo, gli occidentali combattono quasi esclusivamente con i bombardieri, spesso Dardo e Predator senza equipaggio, ma comandati da Nellis nel Nevada. Contro un nemico invisibile che cosa resta a una resistenza?
    <b>
    Bin Laden non c’è più</b>

    Nel 2001 in Afghanistan c’era Bin Laden. Ma Osama costituiva un problema anche per il governo talebano, tanto è vero che quando nel 1998 Clinton propose ai talebani di farlo fuori, il Mullah Omar si disse d’accordo purché la responsabilità dell’assassinio del Califfo saudita se la prendessero gli americani. Ma Clinton all’ultimo momento si tirò indietro (documento del Dipartimento di Stato dell’agosto 2005). Comunque sia oggi Bin Laden non c’è più e in Afghanistan non ci sono più nemmeno i suoi uomini. La Cia ha calcolato che su 50 mila guerriglieri solo 359 sono stranieri. Ma sono ubzechi, ceceni, turchi, cioè non arabi, non waabiti, non appartenenti a quel jihad internazionale che odia gli americani, gli occidentali, gli “infedeli” e vuole vederli scomparire dalla faccia della terra. Agli afghani e quindi ai talebani, interessa solo il loro Paese. E sarà pur lecito a un popolo o a una parte di esso esercitare il legittimo diritto di resistere a un’occupazione straniera, comunque motivata. L’Afghanistan, nella sua storia, non ha mai aggredito nessuno e armato rudimentalmente com’è non può costituire un pericolo per nessuno.
    <b>
    La guerra civile
    </b>
    Per avere un’idea delle devastazioni di cui siamo responsabili in Afghanistan bisogna capire perché i talebani vi si sono affermati agli inizi degli anni ‘90. Sconfitti i sovietici i leggendari comandanti militari che li avevano combattuti (i “signori della guerra”), gli Ismail Khan, gli Heckmatjar, i Dostum, i Massud, diedero vita a una sanguinosa guerra civile e, per armare le loro milizie, si trasformarono con i loro uomini in bande di taglieggiatori, di borseggiatori, di assassini, di stupratori che agivano nel più pieno arbitrio e vessavano in ogni modo la popolazione. I talebani furono la reazione a questo stato di cose. Con l’appoggio della popolazione, che non ne poteva più, sconfissero i “signori della guerra”, li cacciarono dal Paese e riportarono l’ordine e la legge. Sia pur un duro ordine e una dura legge, quella coranica, che peraltro non è estranea alla cultura di quella gente.

    a) Nell’Afghanistan talebano c’era sicurezza. Vi si poteva viaggiare tranquillamente anche di notte come mi ha raccontato Gino Strada che vi ha vissuto e vi ha potuto operare con i suoi ospedali. Gli occidentali gli ospedali li chiudono come è avvenuto a Lashkar Gah.

    b) In quell’Afghanistan non c’era corruzione. Per la semplice ragione che la spiccia ma efficace giustizia talebana tagliava le mani ai corrotti. Ancora oggi, nella vastissima realtà rurale dell’Afghanistan, la gente, per avere giustizia, preferisce rivolgersi ai talebani piuttosto che alla corrotta magistratura del Quisling Karzai dove basta pagare per avere una sentenza favorevole.

    c) Nel 1998 e nel 1999 il Mullah Omar aveva proposto alle Nazioni Unite il blocco della coltivazione del papavero, da cui si ricava l’oppio, in cambio del riconoscimento internazionale del suo governo. Nonostante quella di boicottare la coltivazione del papavero fosse un’annosa richiesta dell’Agenzia contro il narcotraffico dell’Onu la risposta, sotto la pressione degli Stati Uniti, fu negativa. All’inizio del 2001 il Mullah Omar prese autonomamente la decisione di bloccare la coltivazione del papavero. Decisione difficilissima non solo perché su questa coltivazione vivevano moltissimi contadini afghani, a cui andava peraltro un misero 1% del ricavato, ma perché il traffico di stupefacenti serviva anche al governo talebano per comprare grano dal Pakistan. Ma per Omar il Corano, che vieta la produzione e il consumo di stupefacenti, era più importante dell’economia. Aveva l’autorità e il prestigio per prendere una decisione del genere che fu così efficace da far crollare la produzione dell’oppio quasi a zero (prospetto del Corriere della Sera 17/6/2006).

    Insomma il talebanismo era la soluzione che gli afghani avevano trovato, almeno momentaneamente, per i propri problemi. Noi abbiamo preteso di sostituire a una storia afghana una storia occidentale. Con i seguenti risultati.
    <b>
    Il Paese più insicuro</b>

    Oggi l’Afghanistan è il Paese più insicuro del mondo. E, con tutta evidenza, è la presenza delle truppe straniere a renderlo tale. Incalcolabili sono le vittime civili provocate, direttamente o indirettamente dalla presenza delle truppe occidentali. Vorrei anche rammentare, in queste ore di pianto per i nostri caduti, che anche gli afghani e persino i guerriglieri talebani hanno madri, padri, mogli e figli che non sono diversi dai nostri. Inoltre in Afghanistan sono tornati a spadroneggiare i “signori della guerra” alcuni dei quali siedono nel governo del Quisling Karzai. La corruzione, nel governo, nell’esercito, nella polizia, nelle autorità amministrative è endemica. Ha detto Ashraf Ghani, un medico, terzo candidato alle elezioni farsa di agosto e il più filoccidentale di tutti: “Nel 2001 eravamo poveri ma avevamo una nostra moralità. Questo profluvio di dollari che si è riversato sull’Afghanistan ha distrutto la nostra integrità”. Infine oggi l’Afghanistan “liberato” produce il 93% dell’oppio mondiale. Ma c’è di peggio. Armando e addestrando l’esercito e la polizia del governo fantoccio di Karzai, noi abbiamo posto le premesse, quando le truppe occidentali se ne saranno andate, per una nuova guerra civile. La sola speranza è il buon senso degli afghani prevalga. Qualche segnale c’è. Shukri Barakazai, una parlamentare che si batte per i diritti delle donne afghane, ha detto: “I talebani sono nostri connazionali. Hanno idee diverse dalle nostre, ma se siamo democratici dobbiamo accettarle”. Da un anno, in Arabia Saudita sotto il patrocinio del principe Abdullah, sono in corso colloqui fra emissari del Mullah Omar e del governo Karzai. Ma prima di iniziare una seria trattativa ufficiale Omar, di fatto vincitore sul campo, pretende che tutte le truppe straniere sloggino. Non ha impiegato trenta dei suoi 48 anni di vita a combattere per vedersi imporre una “pax americana“.

    E allora perché rimaniamo in Afghanistan e anzi il ministro della Difesa Ignazio La Russa, un ripugnante prototipo dell’”armiamoci e partite”, vuole dotare i nostri aerei di bombe? Lo ha spiegato, senza vergognarsi, Sergio Romano sul Corriere del 10/10: perché la lealtà all’”amico americano” ci darà un prestigio che potremo in futuro sfruttare nei confronti degli altri Paesi occidentali. Gli olandesi e i canadesi se ne sono già andati, stufi di farsi ammazzare e di ammazzare, per questioni di prestigio, gli spagnoli se ne andranno fra poco. Rimaniamo noi, sleali, perché fino a poco tempo fa abbiamo pagato i talebani perché ci lasciassero in pace, ma fedeli come solo i cani lo sono. Gli Stati Uniti spendono 100 miliardi di dollari l’anno per questa guerra insensata, ingiusta e vigliacchissima (robot contro uomini). L’Italia spende 68 milioni di euro al mese, circa 800 milioni l’anno. Denaro che potrebbe essere utilizzato per risolvere molte situazioni, fra cui quelle di disoccupazione o di sottoccupazione che affliggono alcune regioni da cui partono molti dei nostri ragazzi per guadagnare qualche dollaro in più e farsi ammazzare e ammazzare senza sapere nemmeno perché.

    Il Fatto Quotidiano, 12 ottobre 2010
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,12/10/2010, 21:44]
    Ah quindi il problema e' che ci mandano i robot, ci dovrebbero mandare gli uomini, cosi sarebbe piu "giusta"?

    Non ti accorgi della contraddizione in cui cade l'articolo?

    Curioso il metodo di tagliare le mani ai "corrotti", e che l'autore dell'articolo non ci veda niente di male, anzi, un baluardo contro la corruzione.

    Ricorda un po' il metodo "gulag".

    Resta pero' il fatto che a causare tutto sto casino sono sempre stati i "compagni" comunisti sovietici, come si spiega? O e' un dettaglio su cui e' meglio sorvolare?
    [/QUOTE]


    [QUOTE=alabriola,12/10/2010, 21:51]
    [QUOTE=TullioConforti,12/10/2010, 21:44]
    Ah quindi il problema e' che ci mandano i robot, ci dovrebbero mandare gli uomini, cosi sarebbe piu "giusta"?

    Non ti accorgi della contraddizione in cui cade l'articolo?

    Curioso il metodo di tagliare le mani ai "corrotti", e che l'autore dell'articolo non ci veda niente di male, anzi, un baluardo contro la corruzione.

    Ricorda un po' il metodo "gulag".

    Resta pero' il fatto che a causare tutto sto casino sono sempre stati i "compagni" comunisti sovietici, come si spiega? O e' un dettaglio su cui e' meglio sorvolare?
    [/QUOTE]
    Non esistono particolari abbastanza piccoli da meritare di non essere considerati.. l'articolo non risponde esattamente alle mie opinioni sull'argomento (quasi mai gli articoli che posto mi rispecchiano al 100%) ... ho pensato semplicemente che avesse spunti di riflessione interessanti.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CoffCoff,12/10/2010, 22:25]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 12:57]
    CoffCoff....]cancellate 3 righe perchè inutilmente offensive verso l'utente coffcoff e le minoranze che sostieni di rispettare]
    Non siamo invasori?. Stiamo combattendo contro i talebani, uno dei regimi più repressivi e oscurantisti della storia dell'umanità. Stiamo combattendo contro un regime terrorista.
    Stiamo consentendoi ai bambini di andare a scuola, di giocar eper le strade. Stiamo consentendo alle donne di andare a votare, a lavorare, di candidarsi alle elezioni.
    Stiamo consentendo alle persone di poter votare i propri rappresentati politici.

    E qui i ragazzotti che il massimo di coraggio e lucidità mentale che hanno lo dimostrano giocando alla playstation e facendosi le canne....difendono un regime terrorista e dicono che noi abbiamo invaso una nazione. ]come sopra]

    Nessuno vi trattiene. Siete 4 gatti sfigati. Potete andarvene quando volete. Magari in tunisia...in palestina...in pakistan. Mandateci una cartolina. Very Happy
    [/QUOTE]
    Non ho neanche fatto in tempo a leggere le offese!
    Mannaggia... :doh:
    Cmq viva sempre la pluralità d'espressione! :ipip:






    :bah:
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 22:26]
    Silviuccia...c'è una Italia che conosce il senso di responsabilità.
    C'è una Italia che sa da che parte stare. Istintivamente...senza bisogno di molte chiacchiere.

    E c'è una Italia che non conosce alcun senso di responsabilità.
    E che sta sempre dalla parte sbagliata.

    E siamo sempre lì. C'è chi ha la consapevolezza che le cose vanno costruite...e che se non lavora non si costruisce nè si cambia nulla.
    E chi no.

    Che ci vuoi fare? Il mondo va così.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,12/10/2010, 22:40]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 22:26]
    Silviuccia...c'è una Italia che conosce il senso di responsabilità.
    C'è una Italia che sa da che parte stare. Istintivamente...senza bisogno di molte chiacchiere.

    E c'è una Italia che non conosce alcun senso di responsabilità.
    E che sta sempre dalla parte sbagliata.
    [/QUOTE]
    come saprai la "parte sbagliata" sta sempre dall'altra parte... ognuno è convinto di stare dalla parte giusta... quindi, ti rederai conto, che le tue due frasi hanno un'obbiettività pari allo zero

    e ti renderai anche conto che anche i talebani sono certi di essere dalla parte giusta, anche chi ha fatto crolare le torri gemelle era certo di essere dalla parte giusta, anche hitler era certo di essere dalla parte giusta, anche stalin era convito di fare scelte giuste, devo continuare ancora?

    quindi ti pare possibile che tu non sia certo di essere dalla parte giusta, come io credo di essere dalla parte giusta?

    è ovvio che la parte giusta sia la propria e quella sbagliata sia l'altra... le guerre, le ideologie, le posizioni politiche si combattono sempre dalla perte giusta, e ovviamente la giusta è la propria, non potrebbe essere diversamente
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 23:07]
    siamo in afghanistan su mandato dell'ONU.
    per ristabilire regole di civiltà in un paese che era governato da una dittatura teocratica che impediva ai bambini di giocare.
    che impediva alle donne di studiare, di lavorare.
    che impediva alla gente di scegliere da chi essere governata.
    che copriva il terrorismo fondamentalista che mette le bombe nei nostri palazzi, nei metrò, nei treni, nelle piazze.

    se non ti è chiaro da che parte stare davanti a tutto questo, significa che i valori che sono alla base della nostra civiltà non li riconosci e non li condividi.
    se non ti è chiaro che inostri militari devono sentire la solidarietà di tutto il paese, non ti è chiaro il vero motivo per cui siamo li.
    per cui mi risulta impossibile immaginare che la tua cultura di riferimento possa aspirare a prendere il potere nel nostro paese. Perchè del nostro paese non condividi la storia e le intime convinzioni.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=CiaoSilvia,13/10/2010, 00:16]
    [QUOTE=xmanx,12/10/2010, 23:07]
    siamo in afghanistan su mandato dell'ONU.
    per ristabilire regole di civiltà in un paese che era governato da una dittatura teocratica che impediva ai bambini di giocare.
    che impediva alle donne di studiare, di lavorare.
    che impediva alla gente di scegliere da chi essere governata.
    che copriva il terrorismo fondamentalista che mette le bombe nei nostri palazzi, nei metrò, nei treni, nelle piazze.
    [/QUOTE]
    mi è chiaro che siamo lì' per tutt'altro.. se le ragioni fossero quelle, dovremmo intervenire in altre decine di nazioni, invece ci facciamo affari cone le altre, oppure facciamo finta che non esistano... mi sembri tu la verginella che crede veramente che si spendano miliardi di dollari per i poveri bambini e donne afgane :hahah:

    ci sono milioni di bambini che muoiono di fame, si potrebbero salvare senza andare in guerra, l'italia in questo ultimo anno ha dato un quinto della già misera cifra promessa al g20 dell'acquila per la fame nel mondo... ma guarda caso, per la guerra in afghanistan i soldi si trovano, cazzo, dobbiamo portare la libertà ai bambini afgani.. e gli altri che muoino di fame? vabbè, c'èla crisi, mica possiamo dare i soldi ai poveri
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,13/10/2010, 00:36]
    Pare che ormai xmanx non mi legga più perché sono un bambinetto che si fa le canne e gioca alla playstation tutto il giorno... comunque torno a ribadire:


    siamo in afghanistan su mandato dell'ONU.
    per ristabilire regole di civiltà in un paese che era governato da una dittatura teocratica che impediva ai bambini di giocare.
    che impediva alle donne di studiare, di lavorare.
    che impediva alla gente di scegliere da chi essere governata.
    che copriva il terrorismo fondamentalista che mette le bombe nei nostri palazzi, nei metrò, nei treni, nelle piazze.
    Questa dittatura teocratica che impediva ai bambini di giocare etc etc l'hanno imposta gli stati uniti d'america.
    Hai presente quelli della bandiera stelle e striscie e le 50 stelle? Sì, quelli dello zio Sam e di Obama. Proprio loro.

    www.youtube.com/watch?v=Y9pV1JrRI4w Purtroppo l'incorporamento è disattivato.

    Vai al minuto 2.31 e dimmi cosa leggi.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,13/10/2010, 01:09]
    scusa se insisto, ma non e' cosi'.

    Sono stati i sovietici.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,13/10/2010, 01:22]
    A fare cosa? A finanziare i Mujaheddin? Riporto da wikipedia perché è la fonte più a portata di mano...


    I più noti e temuti tra i mujaheddin furono quelli appartenenti a diversi gruppi d'opposizione, non strettamente legati tra loro, che combatterono contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan tra il 1979 e il 1989, e che si combatterono l'un l'altro nella successiva guerra civile. Questi mujaheddin furono finanziati, armati ed addestrati in modo significativo da Stati Uniti (durante le presidenze di Jimmy Carter e Ronald Reagan), Pakistan, e Arabia Saudita. [1] Reagan fece riferimento a questi mujaheddin come a "combattenti per la libertà ... che difendono i principi di indipendenza e libertà che formano le basi della sicurezza e della stabilità globali." [2] Dopo la ritirata sovietica, i mujaheddin si divisero in due fazioni, l'Alleanza del Nord e i Talebani, che vennero a scontrarsi per il controllo del paese afgano ed iniziarono una terribile guerra civile.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,13/10/2010, 02:03]
    a destabilizzare l'afghanistan per primi, a voler portare la "civilta" occidentale ed a causare le conseguenze che hanno portato alla situazione attuale.

    I sovietici lo hanno fatto per puro imperialismo, propaganda interna, e c'e' chi dice anche che faceva parte di un piano strategico in previsione di un attacco all'Europa.

    Un po' come in Orwell 1984.

    In effetti Orwell i suoi romanzi li ha scritti pensando al regime sovietico.

    Ed aveva piu che ragione.

    Ti faccio notare che se l'Unione Sovietica non avesse invaso l'Afghanistan, nessuno avrebbe finanziato i talebani.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,13/10/2010, 09:15]
    Scusami Tullio, ma questa è una risposta degna di un bambino di 2 anni... "NON VALE!!! MAMMA!!! HA INIZIATO LUI!!!!!"
    Avranno destabilizzato... ma mentre noi ci scandalizziamo per gente che porta il Burqa e per donne segregate in casa e picchiate, i Sovietici avevano portato istruzione e parità tra i sessi. Certo... modificando uno stile di vita radicato da secoli. Ma non è la stessa cosa che l'ONU con gli stati uniti in primis vogliono fare? Esportare la democrazia occidentale?
    Quanto all'imperialismo Sovietico...
    A me vengono in mente il Cile col suo 11 Settembre, il Nicaragua con i Contra, la Corea, il Vietnam... e potrei continuare a lungo...
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,13/10/2010, 09:53]
    joeffis, quando tu mi dici che gli usa hanno finanziato i talebani sei sullo stesso piano.

    PErche oggi non mi pare stiano facendo questo.

    Ti ho solo voluto ricordare chi e' all'origine e la causa di tutto.

    Si la democrazia occidentale, ma scusa quando lo fanno gli americani non va bene quando lo fanno i comunisti sovietici, per motivi di non necessario imperialismo puro, si?

    MA possibile che non ti accorgi del doppiopesismo intellettuale in cui cadi?
    [/QUOTE]

    [QUOTE=Joseffis,13/10/2010, 10:12]
    E qui ti sbagli! Io non giustifico nessun'imperialismo. Sto soltanto sottolineando che la lotta per il predominio del mondo dopo la seconda guerra mondiale (la guerra fredda per intenderci) ha visto USA e URSS alla conquista del mondo, ed è inevitabile che le due potenze si scontrassero ripetutamente. Vedi Corea, vedi Vietnam, vedi Afghanistan.

    Quello che voglio sottolineare è l'enorme contraddizione che porta gli USA a definire 30 anni fa i Mujaheddin come combattenti per la libertà ed oggi terroristi da distruggere.

    Senza parlare poi delle differenze tra i due imperialismi. Personalmente ritengo assai più dannoso quello statunitense. Ma quelli sono punti di vista.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=TullioConforti,14/10/2010, 11:43]
    sara', ma io sono molto piu contento che sia crollato il muro di Berlino, piuttosto che di avere il mio paese inglobato dentro la cortina di ferro.

    Sono opinioni, ma sembra una opinione alla Catalano, per me.
    [/QUOTE]

    avatar
    martinalapeste


    Messaggi : 118
    Data di iscrizione : 15.09.10

    Uso delle bombe in afghanistan. Empty Re: Uso delle bombe in afghanistan.

    Messaggio  martinalapeste Mer Ott 20, 2010 1:34 pm

    Non capisco dove stia il problema: questo governo non ha fatto altro che ricorrere alla decretazione d'urgenza ed alla fiducia, per aggirare il fastidio delle discussioni parlamentari... che faccia così anche per le sue belle bombe!


      La data/ora di oggi è Mer Mag 08, 2024 12:02 pm