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    La grande nazione islamica, terrorismo e intervento in afghanistan.

    CiaoSilvia
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    La grande nazione islamica, terrorismo e intervento in afghanistan. Empty La grande nazione islamica, terrorismo e intervento in afghanistan.

    Messaggio  CiaoSilvia Gio Ott 21, 2010 11:17 pm

    [QUOTE=xmanx,20/10/2010, 10:53]
    <b>A partire dalla morte di Maometto, nel VII sec. dopo Cristo, gli eserciti musulmani per quattro secoli dettero vita a una politica militare di annessione dei regni cristiani del Medio Oriente e del nord Africa.</b> Una volta conquistato tutto il nord Africa e il Medio Oriente gli eserciti musulmani hanno ripetutamente cercato di invadere l'Europa, arrivando a un passo dal riuscirci nel famoso assedio di Vienna del 1683. Per nostra fortuna sotto le mura di Vienna si è definitivamente infranto il sogno di conquistare e sottomettere con la forza l'Europa. <b>Vediamo i fatti principali che ripercorrono quasi 1000 anni, dal 711 d.c. (anno di annessione della Spagna), al 1683 d.c., (anno della battaglia di Vienna) nei quali l'espanzionismo islamico ha minacciato l'Europa e il cristianesimo.</b>

    <b>Gli eserciti musulmani hanno iniziato a penetrare in Europa passando da Ovest. Passando dalla Spagna e dalla Francia. Nel 711 d.c. la Spagna venne immediatamente conquistata. I Franchi di Carlo Martello riuscirono a bloccarli definitivamente a Poitiers nel 732 d.c.</b> Solo nel XV secolo , con la regina Isabella, la Spagna si liberò completamente dalla occupazione islamica. La famosa Riconquista. Il 2 gennaio 1492, dopo quasi 800 anni di occupazione islamica, Ferdinando e Isabella, Los Reyes Católicos ("I Re Cattolici"), espulsero l'ultimo dei governanti moreschi, Boabdil di Granada, dalla Penisola, unendo gran parte di quella che è la Spagna odierna sotto il loro potere.

    <b>Le Crociate sono uno degli avvenimenti storici più importanti e controversi del Medio Evo. Tra il 1095 e il 1270, infatti, si combatterono sei crociate che videro i papi e i re delle più importanti potenze europee combattere contro i musulmani d'Oriente.</b> Ma perchè si dette vita alle Crociate? Soprattutto per ragioni difensive. La politica militare di annessione operata dagli eserciti musulmani tra il 600 e l'anno 1000 aveva cancellato ogni traccia dei regni cristiani del Medio Oriente. Scopo principale delle Crociate era reagire all'aggressione subita dall'Europa. Reagire portando il conflitto nel cuore dell'Islam. Cioè nel cuore di quell'impero dal quale veniva la minaccia. Era una azione che mirava a riprendere in mano l'iniziativa e non limitarsi a difendere i propri confini. (E' un po' la stessa tecnica usata dopo l'11 Settembre: tu mi attacchi nei miei confini, ed io porto il conflitto dentro i tuoi). La prima Crociata fu indetta da papa Urbano II nel 1095 per liberare i cristiani dell'Est e Gerusalemme. Tra alterne vicende si arrivò alla definitiva sconfitta delle potenze europee nella grande offensiva islamica del 1291 nell'ambito della sesta crociata.

    <b>Una volta sconfitte le potenze europee dopo i due secoli delle Crociate, riprendeva la politica espansionistica verso l'Europa. Questa volta da Oriente. L'assedio e la caduta di Costantinopoli cristiana del 29 maggio 1453 (oggi Istanbul) è una delle pagine più sanguinarie dell'intera storia dell'umanità.</b> Poi ci fu la conquista della Bulgaria e dell'Ungheria. Intere popolazioni, si parla di circa 3 milioni di persone, vennero vendute, dopo la conquista dei balcani, come schiavi nei mercati dell'islam. Poi toccò alla Grecia, per arrivare fino alle porte dell'Italia, in quelle nazioni che oggi si chiamano Bosnia, Albania, Kossovo.

    <b>Nel frattempo l'espansionismo islamico dilagava anche nel mediterraneo. Con le scorrerie dei pirati saraceni che hanno infestato il mediterraneo per secoli. </b>Non c'è città europea che si affaccia sul mediterraneo che non abbia conosciuto i saccheggi, gli stupri, gli assassinii e la schiavitù imposta dai pirati saraceni. (Conosciamo tutti le famose Torri di avvistamento Spagnole che sorgono su molte delle nostre coste e spiagge, proprio in difesa dagli attacchi dei pirati saraceni). Basta fare un giro a Otranto per rendersene conto. <b>Lo si vede nella cattedrale di Otranto, in Puglia, dove si conservano le ossa degli 800 uomini (per primo il vescovo Stefano Pendinelli) a cui i saraceni di Maometto II, 90 anni prima di Lepanto, tagliarono ferocemente la testa, mentre i loro figli e le loro mogli finirono in schiavitù.</b>
    Per non parlare dei secoli di scontri che coinvolsero le nostre repubbliche marinare.

    <b>Il 15 marzo 1570, alla vigilia di Lepanto, l’impero turco, smanioso di conquistare tutto il Mediterraneo, dichiarò guerra anche alla Serenissima invadendo Cipro, territorio di Venezia</b>: “Nicosia” scrive Alberto Leoni “si trasformò in mattatoio dove furono trucidate con crudele fantasia 20 mila persone. I superstiti, 2 mila donne e ragazzi, vennero destinati all’harem”. E l’altra città dell’isola, Famagosta, subì lo stesso macello con il comandante, il grande Marco Antonio Bragadin, che fu torturato orrendamente. Gli tagliarono orecchie e naso e infine fu scorticato vivo.
    <b>All’alba del 7 ottobre 1571, nelle acque di Lepanto, porto della costa ionica, situato di fronte al Peloponneso e non distante da Corfù, ci fu una delle più grandi battaglie navali della storia. </b>Che segnò la fine del predominio sul mare dell'impero ottomano. E blocco l'aggressione all'Europa attraverso l'Adriatico, passando da Venezia. Quella battaglia fu, sicuramente, una battaglia tra imperi, fu una battaglia tra potenze e tra poteri per il predominio e la conquista. <b>Ma fu anche la battaglia della cristianità contro l'espansionismo islamico.</b>

    Ora, dovete sapere che, fino all’anno 2007, campeggiava nella Sala del Cavaliere del parlamento italiano un grande quadro di scuola napoletana del XVIII secolo che rappresentava la battaglia di Lepanto. L’allora presidente della Camera, Bertinotti, decise nel marzo del 2007 di rimuovere il dipinto. E' stato un gesto di follia ideologica che conferma ancora una volta che c'è un corpo estraneo alla nostra civiltà , che però vive nella nostra civiltà. Ma che della nostra civiltà non ne riconosce le radici, la storia, i simboli. Semplicemente perchè questo corpo si è sempre ispirato a un'altra civiltà. Ha avuto da sempre come riferimento un'altra civiltà. Un altro modello. Un'altra storia. Che ha sempre considerato la nostra civiltà come terreno di conquista e ha cercato di soppiantarla e distruggerla nei lunghi anni della Guerra Fredda.
    Dopo che il luminoso governo progressita se ne andò, il quadro ritornò al suo posto, in occasione dell’anniversario della battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571) che fu fondamentale per le sorti della civiltà Europea.
    La Serenissima Repubblica Veneta pagò un prezzo altissimo in vite umane (si calcola che su 7.500 europei morti ben 4.700 furono veneti); alla battaglia partecipò anche il grande Miguel de Cervantes che definì quella battaglia come “il più grande evento che videro i secoli”. Il 7 ottobre si celebra la festa della Madonna del Rosario, festa che è stata istituita proprio a seguito della battaglia di Lepanto.

    <b>L'aggressione dell'islam all'Europa cristiana ebbe il suo apice con l'assedio di Vienna del 1683. Il 12 settembre 1683 tutte le nazioni europee accorsero in aiuto di Vienna, la porta d'europa, e respinsero quell'attacco. Il 12 settembre 1683 tramontava definitivamente il disegno di conquistare l'Europa con la forza.</b> E non c'è dubbio che <b>l'elemento religioso (il cristianesimo), la comune identità cristiana dei popoli e delle nazioni europee è stato il collante, la forza ideale fondamentale, che ha mobilitato i popoli europei e ha consentito ai popoli europei di respingere questo attacco durato quasi 1000 anni</b>. Perchè è vero che le guerre le pensano i re e si fanno solo per questioni di potere. Per espandere i propri imperi, la propria influenza e la propria ricchezza. Ma poi le combattono i popoli. E il cristianesimo è stato il collante, l'ideale comune, la comune identità che ha mosso i popoli europei per respingere quell'attacco.

    In tutto questo la "guerra" tra le religioni non c'entra nulla. Forse la primissima espansione araba poteva avere come unico movente l'islam, poi per le nazioni di tutto il mondo l'interesse per l'espansione territoriale era solo economico e di potere. Si può dire che nel medioevo ed in età moderna i paesi islamici ci hanno aggredito solo perché noi europei eravamo troppo divisi e poco avanzati tecnologicamente per contrastarli. Quando il divario di potenza è tornato a nostro favore siamo stati noi ad aggredire loro. Logiche di potenza, da una parte come dall'altra. La religione è sempre stata un paravento dietro cui nascondere appetiti terreni e personali. Un paravento - e comunque un collante di tipo ideale - da utilizzare per creare eserciti motivati da mandare al massacro gli uni contro gli altri. Tuttavia, religione o non religione, è innegabile che durante i mille anni che vanno dalla morte di Maometto alla sconfitta di Vienna i paesi islamici hanno ripetutamente cercato di invadere l'Europa. E l'Europa ha saputo reagire proprio trovando nel cristianesimo il collante ideale e la radice comune per resistere.

    <b>Questa è la storia passata. La storia di oggi ci parla del terrorismo fondamentalista...che è uno strumento nelle mani di un disegno politico. Questo disegno si pone come obiettivo la ricostruzione della "grande nazione islamica". Un grande "impero islamico" che parte dal marocco...abbraccia tutto il nordafrica...arriva in mediorente fino all'iran e al pakistan...e si estende fino alla turchia. Questa è la "grande nazione islamica" alla quale stanno lavorando coloro che manovrano il terrorismo fondamentalista islamico.</b> Obiettivo primario di questo disegno è quello di abbattere i regimi islamici moderati. Impedire lo sviluppo di un processo democratico in Iraq e Afghanistan. Dotarsi della bomba atomica. Distruggere lo stato di Israele. Mettere le mani sul petrolio. Ricattare l'occidente e sottometterlo economicamente. Lo stesso disegno espansionista di un tempo che si presenta sotto altra forma? E' probabile... Per questo motivo è utile e necessario non isolare quei regimi arabi moderati (a partire da Gheddafi), che saranno anche pittoreschi, ma che si oppongono o sono indifferenti a questo disegno.

    Oggi c'è però un fatto nuovo e inquietante rispetto al passato, un fatto che, se non governato, rischia di sommarsi alla nuova minaccia e che non puo' essere sottovalutato. <b>L'immigrazione smisurata e incontrollata. Ci sono oggi circa 50 milioni di islamici in Europa e ci sono sacche di popolazione che non riconoscono le nostre leggi e il nostro modello di vita. Sacche di popolazione che cercano di imporre le proprie usanze e i propri modelli...che normalmente in Europa sono tutti fuorilegge.</b> La grande bagarre scatenata in Francia sulla cosiddetta legge "anti-velo" la dice lunga. Per non parlare di quella che si è scatenata in italia sulla infibulazione soft...e così via. Il problema dell'integrazione è complicato, ma cruciale! Noi possiamo e dobbiamo farci rispettare in casa e, al contempo, accogliere i nuovi venuti. Non è un argomento facile a trattarsi, ma è la chiave di volta per il nostro futuro. Una cosa, comunque, è certa. Non possiamo annacquare la nostra identità, non possiamo svendere e abbandonare ciò che sta alla base della nostra identità, civiltà e cultura in nome dell'accoglienza.

    Chi viene a casa nostra deve rispettare le nostre leggi. Deve essere pronto a cambiare e adeguare il proprio stile di vita, le proprie abitudini, le proprie usanze. Non è ammissibile consentire che migliaia e migliaia di persone seguano la Sharia...e non le leggi dello stato che li ospita. Non è ammissibile consentire che i bambini non frequentino le nostre scuole, ma scuole islamiche clandestine. Il rischio gravissimo è la creazione di città islamiche dentro le nostre città...di stati islamici dentro i nostri stati. Questo rischio va evitato nel modo piu' assoluto. E' un rischio e una minaccia che va combattuta con decisione. Senza sottovalutare il fatto che è in queste sacche di popolazione che il terrorismo fondamentalista si nasconde e si mimetizza in Europa. E' per questo motivo che è del tutto assurdo anche solo ipotizzare di dare il voto agli immigrati che non siano diventati a tutti gli effetti cittadini italiani. E' una follia. Una follia assurda e inconcepibile. Un rischio che non ci possiamo permettere di correre.

    Non esiste uno scontro di civiltà o di religioni. Almeno...non esiste ancora. E lo dismostra il fatto eclatante e lampante della guerra di liberazione del Kossovo. La NATO, quindi i paesi occidentali ed europei, ha attaccato la Jugoslavia cristiana per correre in soccorso di un popolo musulmano che è stato sterminato e allontanato dalla sua terra. Lo stesso discorso vale per la Bosnia. Milosevich è stato tenuto prigioniero e processato nella Europa “cristiana” da un tribunale internazionale per crimini contro l'umanità perpetrati contro popolazioni musulmane. Questo dimostra in modo lampante che non esiste alcuna intenzione di fare nè guerre di religione nè scontri tra civiltà. Esiste però una guerra in atto. Una guerra che non è un fatto privato tra l’America e Bin Laden. Una guerra mai dichiarata iniziata con l'11 settembre. Una guerra che ha colpito gli Stati Uniti, la Spagna e la Gran Bretagna, che ha colpito anche i paesi arabi moderati e che cerca di impedire la transizione verso un modello democratico basato su libere elezioni in Iraq e Afghanistan.

    Saluti europei :hh:
    [/QUOTE]

    [QUOTE=RL11,20/10/2010, 12:37]
    L' islam è il nazionalsocialismo si equivalgono per orrori e devianze che portano con se, e in una società come quella occidentale che ha conosciuto gli orrori di certi ideologie di morte, fa scalpore che questa "religione" non sia ancora stata condannata all unanimità. Aprire le porte all' islam non significa soltanto tornare al medioevo, ma anche sputare in faccia a tutti coloro che hanno combattuto (e spesso sono morti) per i diritti di uguaglianza e libertà. La mia non è una posizione che si basa sul gruppo etnico, ci mancherebbe queste porcate le lascio ai 4 pirla di FN, tuttavia il tipo di cultura che hanno inculcato è l' esatto opposto del nostro. Nel momento in cui abbandonassero certi precetti (che io poi chiamo crimini) per quello che mi riguarda non vi sarebbero più problemi di alcun genere.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,20/10/2010, 15:55]
    Aggiungo una considerazione di carattere generale.

    In questo 3d sono contenute le ragioni essenziali. I motivi fondamentali. Che stanno alla base della politica del cdx sulla immigrazione. Che è soprattutto una immigrazione islamica.
    Se uno le vuole capire bene. Se non le vuole capire....poi va in giro a dire che gli italinai votano berlusconi perchè lui ha le televisioni.

    Ma se uno non le capisce....ho detto capire eh, non condividere.....cioè se uno non è nemmeno in grado di capire un testo scritto....CHE CAZZO HA STUDIATO A FARE?
    Che poi non è vero che uno non capisce....voglio crederlo e sperarlo. Il motivo è che è cieco per gli occhiali della ideologia che ha sugli occhi....e che gli impediscono di vedere e di sentire IL REALE SENTIMENTO DELLA STRAGRANDE MAGGIORNAZA DEL POPOLO ITALIANO. In cui le sensibilità che ho riportato nel mio 3d sono incarnate.

    Mi dite come si fa a votare un partito politico che vuoe dare il voto agli immigrati....prima che siano formalmente diventati cittadini italiani? VUOL DIRE NON AVER CAPITO UN CAZZO DEGLI ITALIANI. E si può votare una forza politica CHE NON CAPISCE GLI ITALIANI? direi di no.

    Ma qui niente....non si capisce....so de coccio Very Happy
    [/QUOTE]

    [QUOTE=RL11,20/10/2010, 16:21]
    Se fosse per Berlusconi dovremmo osannare "l amico" Gheddaffi (brrr 🤢) . Berlusconi è un imprenditore e come tale gioca le sue carte a seconda di come gli viene più comodo per i propri interessi, dell' Italia temo gli freghi un gran poco, magari delle italiane stile "Letizia" o "Patrizia D'Addario" gli interessa qualcosa di più, ma sotto altri profili. Ad un uomo come lui che gestisce mezza Italia dovrebbe essergli impedito di fare politica.
    [/QUOTE]

    [QUOTE=xmanx,20/10/2010, 16:38]
    Gheddafi è uno dei leader arabi "moderati" (Sic!). Cioè che non è appiattito su una visione integralista islamica della gestione del potere.
    In questo senso, visto il clima che si respira in nord africa, è MOLTO MEGLIO non isolarlo. Anche se è un po' pittoresco, sempre meglio lui che un leader fondamentalista islamico a uno sputo dalla Sicilia.

    Non credi?
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    Messaggio  martinalapeste Ven Ott 22, 2010 9:43 am

    Io alzo bandiera bianca...

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